E I PRECARI E I SISSINI, PER L’ENNESIMA VOLTA, LITIGARONO
Data: Lunedì, 28 febbraio 2005 ore 06:00:00 CET
Argomento: Opinioni


E I PRECARI E I SISSINI, PER L’ENNESIMA VOLTA…LITIGARONO E’ da tempo immemore ormai che il mondo della scuola è dilaniato dai ripetuti scontri tra gli spossati precari storici e i nuovi insegnanti specializzati. Tra un batti e ribatti, un becca e ribecca, è lotta aperta, feroce, senza esclusione di colpi. A quanto pare l’ultimo duello è avvenuto all’incontro con il senatore Valditara. Ma nel riferire l’accaduto, come qualunque onesto storico che si rispetti, dobbiamo porre attenzione alle fonti, ovviamente disparate e discordanti. Secondo il MIIP, Movimento Interregionale Insegnanti Precari, il delegato dell’associazione sissina Anief è intervenuto a modo suo, “parlando in un italiano stentato che culminava in un “che non insistino più!”. Dinanzi a tale gaffe, racconta sempre il MIIP, pare che tutti abbiano sorriso! A questo punto, si chiedono sempre i precari storici, sono sicuri i sissini di essere specialisti di letteratura, se non sanno nemmeno parlare in italiano? E concludono: ecco perché, da quando i sissini sono stati immessi nella scuola, l’Italia è piombata agli ultimi posti dell’istruzione europea. In risposta a queste gravi affermazioni è giunta la risposta dell’Anief, che ha diffidato naturalmente il MIIP e minacciato di adire le vie legali. E’ questo lo scenario apocalittico e rancoroso nel quale, purtroppo, si muovono i precari della scuola, ciascuno convinto di saperne più dell’altro e di avere perciò maggiore diritto all’immissione in ruolo. Peccato. Uniti sarebbe stato meglio. SILVANA LA PORTA





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