LE IMMISSIONI IN RUOLO: 50% AI PRECARI STORICI, 50 % AGLI ORDINARISTI
Data: Lunedì, 28 febbraio 2005 ore 06:10:00 CET
Argomento: Opinioni


L'ATTUALE POSIZIONE DELL' A.D.A.C.O.   PREMESSA Il concorso ordinario a cattedre del '99 è stato disatteso: lo Stato è venuto meno all'impegno assunto di fronte a migliaia di cittadini, idonei al Concorso stesso. Questo è stato uno degli atti illeciti di una serie di interventi che hanno condotto al caos le graduatorie. La legalità è un intralcio, nel nostro paese, e non la garanzia di giustizia e di equità. Nella Legge 143 che riordina i punteggi nelle graduatorie, il titolo ottenuto con il superamento del concorso pubblico è stato l'unico ad essere totalmente ESCLUSO da una valutazione che non dia diritto solo ad essere quella di mero accesso alla graduatoria o di “altro titolo” – per lo più i precari storici – cioè pari a 3 punti. NE CONSEGUE CHE le questioni urgenti e principali per l'a.d.a.c.o. sono due: 1) lo sblocco delle immissioni in ruolo, su tutte le cattedre disponibili e vacanti, attingendo al 50% dalle graduatorie permanenti, e al 50% dalle graduatorie di merito, fino ad esaurimento e secondo la normativa vigente, dopo una accurata rettifica del punteggio errato, illegittimo o illegale che attiene alle singole posizioni degli abilitati inseriti nella graduatoria permanente. 2)  la migliore valorizzazione del titolo di abilitazione ottenuta per superamento del concorso a cattedre (trenta punti, almeno pari a quelli attribuiti come “bonus” agli abilitati con le SSIS)   La questione degli altri punteggi in graduatoria permanente (altri titoli culturali, raddoppio dei punteggi di servizio non specifico…) RIGUARDA A) interessi SOLO IN PARTE condivisibili con i precari “storici”che, da parte loro, NON SONO FAVOREVOLI al bonus richiesto dall'a.d.a.c.o. , né hanno ritenuto mai opportune e fondate – anche giuridicamente – le ragioni della inevitabile e necessaria rivendicazione dell'a.d.a.c.o. Non potendosi trovare d'accordo con i precari “storici” su una delle questioni principali (n. 2), che l'A.d.a.c.o. sta portando comunque avanti con una difesa in giudizio, finalizzata a raggiungere la Corte Costituzionale, l'A.d.a.c.o. prende parte a tutte le forme di lotta comune per trovare punti di accordo sulla questione n.1). Questa infatti include anche il problema del riordino e della rettifica dei punteggi nelle diverse graduatorie, da cui dipende il lavoro ALMENO di precarietà annuale, cui gli abilitati sono costretti a misurarsi ogni anno, quest'ultimo in particolare in maniera drammatica e paradossale. Al punto 1) si inserisce ovviamente la protesta contro le massicce immissioni in ruolo dei docenti di religione cattolica. Adaco Febbraio 2005





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