Si può ancora bloccare la Gelmini. Portiamo al TAR i casi specifici di danno.
Data: Domenica, 01 agosto 2010 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Storia di un ricorso.
Il ricorso è stato sottoscritto da 755 docenti, studenti, genitori e personale ata delle scuole superiori di tutta Italia di cui 410 di Bologna e da alcune associazioni fra cui il Comitato bolognese Scuola e Costituzione.
Il ricorso chiede la sospensione della CM 17 relativa all’iscrizione alle scuole superiori, dell’OM 39 relativa alla mobilità del personale docente, della CM 37 relativa alla definizione dell’ organico per l’a.s. 2010/11.
Per avere la sospensiva di un provvedimento il giudice deve riconoscere che lo stesso sia illegittimo e provochi un danno grave e irrimediabile al ricorrente.
Il Tar Lazio ha dapprima, nell’udienza del 24 giugno, sospeso i provvedimenti fino al 19 luglio, vista l’assenza delle controdeduzioni del Ministero, riconoscendo quindi in prima istanza sia l’illegittimità che il danno . Tenendo conto del danno arrecato alla comunità da provvedimenti che hanno costretto i genitori ad una iscrizione al buio, assegnato d’ufficio i nuovi indirizzi alle scuole, escluso dalla definizione dell’offerta formativa territoriale province e regioni, e al fine di costruire un fronte comune fra Istituzioni e cittadini per la difesa della scuola della Repubblica, abbiamo chiesto agli enti locali di costituirsi a sostegno dei ricorrenti. Allo scopo abbiamo raccolto le adesioni di oltre 100 esponenti del mondo della cultura e dell’università della regione.
Hanno raccolto l’appello le province di Bologna, Cosenza, Pistoia, Vibo Valentia, i comuni di Empoli, Certaldo, Castiglionfiorentino e il Codacons, costituiti “ad adiuvandum”.
La nostra regione non ha ritenuto di doversi costituire. Il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione nella quale si da pieno sostegno politico all’azione dei ricorrenti, ma si invita la Giunta a verificare la possibilità di un ricorso autonomo alla Corte costituzionale non contro le circolari, ma contro i provvedimenti stessi, valutando se questi abbiano invaso le competenze regionali, mentre ha respinto con i soli voti favorevoli di Movimento 5 stelle e IDV (astenuti, PD, Fed. Sinistra, Sel) la risoluzione che impegnava la Giunta a costituirsi davanti al TAR.
Nell’udienza del 19 luglio il TAR ha ritenuto che le norme impugnate siano illegittime perché “circolari applicative di testi normativi emanati successivamente e pertanto ancora privi di efficacia e di rilievo giuridico”. Non ha però concesso la sospensiva perché “ i ricorrenti non hanno documentato nel giudizio posizioni specifiche (nella qualità di studenti, genitori, docenti e personale ata) direttamente incise dalle circolari impugnate. Di qui la necessità di raccogliere queste singole specifiche posizioni dei ricorrenti.
Nella stessa seduta, in seguito a ricorso patrocinato dallo Snals, il TAR Lazio ha riconosciuto l’illegittimità e il danno provocato dalle disposizioni riguardanti il taglio delle ore delle classi intermedie dei Tecnici e Professionali, sospendendo l’efficacia delle stesse fino alla pronuncia del parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, organo di rappresentanza del mondo della scuola, al quale il Ministro deve chiedere obbligatoriamente parere sui suoi atti.
A questo punto la situazione è in stallo: il ministero ha proceduto ugualmente alle operazioni di trasferimento dei soprannumerari, ma è evidente che questi avranno buon gioco a ricorrere contro gli stessi che sono prodotti da disposizioni illegittime e/o sospese nell’efficacia.
Tali ricorsi hanno carattere individuale e dovrebbero essere patrocinati dalle OOSS.
Le associazioni coinvolte nel ricorso possono intervenire solo a favore dei ricorrenti.
Ora sono impegnate a portare al TAR i casi specifici al fine di ottenere la sospensione definitiva delle circolari e quindi il blocco per un anno del riordino delle superiori.
Contiamo su di voi per raccogliere più casi possibile.
I danneggiati devono produrre una dichiarazione personale che illustri il danno ricevuto. La dichiarazione va inviata per fax all’avv.to Virgilio n. 051332427 e per mail a coscost@iperbole.bologna.it
Cari saluti
Bruno Moretto, docente scuola superiore e segretario del Comitato bolognese Scuola e Costituzione
Bologna 30/07/2010
Tutto il materiale relativo al ricorso, i testi delle due ordinanze, le delibere di regione e provincia sono disponibili all’indirizzo Scuola e Costituzione Bologna
(di bruno moretto- da Rete Scuole)

Redazione







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-22537.html