VARATA DEFINITIVAMENTE LA MANOVRA FINANZIARIA – MASSACRO
Data: Venerdì, 30 luglio 2010 ore 12:56:06 CEST Argomento: Sindacati
Restano i tagli ed il
blocco di contratti e scatti nella scuola
Il Parlamento ha varato definitivamente la Manovra Finanziaria-Massacro
che, nonostante il grande successo dello sciopero degli scrutini
indetto dai COBAS che ha bloccato per due giorni 25 mila classi,
prevede, insieme ad altri provvedimenti disastrosi, i tagli alla scuola
pubblica (spariranno da settembre 41 mila posti di lavoro, con
massiccia espulsione di precari) ed il blocco dei contratti, mentre per
gli scatti di anzianità lo sciopero degli scrutini ha spinto Tremonti a
partorire un furbesco emendamento di apparente modifica del blocco per
ingannare docenti ed Ata. Tale
emendamento promette un decreto ad hoc per un possibile recupero degli
scatti bloccati che, data la cifra citata, sarebbe irrisorio e di cui
non si danno neanche tempi certi, lasciando nei fatti in vigore il
blocco e smentendo clamorosamente le vanterie alla Bonanni (il
segretario generale Cisl, sindacato che non ha mosso un dito contro la
Finanziaria) , che si era pavoneggiato sostenendo di aver convinto
Tremonti a ripristinare gli scatti senza un’ora di sciopero.
Ricordiamo che, a fronte di stipendi inferiori del 50% alla
media dell’Europa occidentale, il blocco triennale dei contratti (che
varrà per tutto il Pubblico Impiego) sottrarrà a docenti ed Ata una
media di 2000 euro nel triennio, mentre ancora più pesante sarà il
blocco triennale degli scatti di anzianità (unica forma di avanzamento
economico nella scuola) che deruberà i lavoratori/trici di 30 – 40 mila
euro nel corso dell’intera carriera.
I COBAS decidono pertanto fin d’ora di intensificare la lotta, dicendo
NO alla scuola-miseria e agli stipendi-miseria.
Contro l’impoverimento della scuola pubblica, i tagli di posti di
lavoro, classi, materie ed orario, l’espulsione dei precari, la riforma
delle scuole superiori, per “sbloccarsi” recuperando scatti di
anzianità e contratto, i COBAS invitano docenti ed Ata a rifiutare fin
da settembre ogni forma di “collaborazionismo” nelle scuole, ogni
genere di attività aggiuntiva e lavoro volontario oltre gli stretti
impegni contrattuali, bloccando tutti i progetti e le attività
aggiuntive (con conseguente distribuzione egualitaria del fondo di
istituto), le cattedre extra-large oltre le 18 ore (che sottraggono
posti di lavoro ai precari), le attività di coordinamento, le gite
scolastiche, l’accettazione in aula di alunni/e di altre classi.
Ulteriori iniziative di lotta verranno decise, se il governo continuerà
ad essere sordo rispetto alla protesta del popolo della scuola
pubblica, nella riunione dell’Esecutivo Nazionale dei COBAS che si
terrà a Roma (11-12 settembre) alla ripresa delle lezioni scolastiche.
Piero Bernocchi,
portavoce nazionale COBAS
redazione@aetnanet.org
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