Il buonismo all'opera: la fabbrica dei voti falsi in un esame di terza media
Data: Venerdì, 23 luglio 2010 ore 13:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, suscitando un’animata discussione. Pubblichiamo oggi la testimonianza di prima mano di un collega fiorentino su come si sono svolti gli esami nella sua scuola media.

Cari amici del Gruppo di Firenze,
ho sempre creduto nella serietà della scuola misurata sull'impegno e la responsabilità di tutte le sue componenti. Vi sarà facile capire, perciò, il mio sconcerto di fronte ad una serie di episodi (solo apparentemente isolati) accaduti nella scuola media dove insegno durante gli esami di Stato.
Siccome il buon giorno si vede dal mattino, tutto è iniziato nella riunione preliminare, quando la commissione è stata invitata ad "ammorbidire" i voti delle prove scritte, evitando le insufficienze gravi (i 3 o i 4) e non scendendo, comunque, al di sotto di quelle veniali (i 5) per non compromettere, già in partenza, la "famigerata" media aritmetica stabilita dalla nuova normativa ministeriale per calcolare il voto finale e quindi l'esito stesso dell'esame. A tutto ciò si sono aggiunti, in corso d'opera, i comportamenti - a dir poco irrituali - di diversi colleghi e colleghe, che, sia in sede di colloquio che di scrutinio, hanno seguito un criterio di valutazione che non esito a definire "preventiva", adattando il voto dell'orale alla media scaturita dagli scritti, così da garantire una sorta di "sei politico" di sessantottina memoria. Nei casi più complicati, si sono addirittura modificati
ad libitum i voti dei compiti (già trascritti e ratificati dalla sottocommissione), per poi ottenere a "maggioranza" il risultato voluto, con il sostegno e l'avallo della presidenza e con buona pace di ogni legalità ed etica professionale!
Ad ogni buon conto, insieme ad altri colleghi (pochi), non ho mancato di rilevare e verbalizzare quanto sopra in sede di ratifica finale.

Roberto V.

da Blog Gruppo di firenze







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