Ghizzoni e Puglisi (Pd): Il governo delle illegittimità e del caos normativo
Data: Mercoledì, 21 luglio 2010 ore 10:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


GHIZZONI (PD), CON GELMINI E' NEL CAOS NORMATIVO   
(ASCA) - Roma, 20 lug - ''Di due risultati potrà fregiarsi il ministro Gelmini: aver imposto, senza scrupolo e strategia, il più pesante taglio agli organici mai subito dalla scuola pubblica (ben otto miliardi pari a 132.000 posti di lavoro), e aver messo le istituzioni scolastiche nel caos normativo''. Lo dichiara la capogruppo in commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni.
''Le due recenti ordinanze del Tar - aggiunge la Ghizzoni - lo attestano senza ombra di dubbio: l'una dichiara illegittima la circolare applicativa del riordino della scuola superiore perchè emanata precedentemente ai testi normativi, l'altra sospende i decreti che hanno disposto le riduzioni di orario egli istituti tecnici professionali''.
''Non sono le riforme del ministro Gelmini ad essere 'epocali' - conclude l'esponente democratica - bensi' ''epocale'' e' il disordine in cui ha fatto precipitare la scuola e gli studenti, con le loro famiglie. Non ci troveremmo in questo quadro di incertezza se fosse stata accolta la proposta del Pd di rinviare di un anno l'entrata in vigore del riordino delle superiori, che il ministro ha vincolato esclusivamente ai tagli di bilancio e sottratto ad un confronto vero con il Parlamento e con il mondo della scuola''.

Puglisi (Pd): Il governo delle illegittimità
La riforma della scuola, così come il resto della politica di centro destra si regge sulla illegittimità.
Come il Pd aveva denunciato più volte con la propria dura opposizione in Parlamento e nel Paese il riordino delle superiori è stato fatto dal Ministro Gelmini contro ogni regola e con circolari illegittime. Il Tar del Lazio, nonostante non abbia accolto formalmente la sospensiva, ha ritenuto illegittimo ogni provvedimento.
Ora il Ministro rimandi di almeno un anno ogni atto, altrimenti una pioggia di ricorsi individuali sui trasferimenti del personale scolastico impedirà il sereno svolgimento delle lezioni il prossimo anno.
Non si riforma la scuola con i tagli, né costringendo le famiglie a scelte al buio o calpestando le competenze degli Enti locali sulla programmazione della offerta formativa territoriale.
Il Partito Democratico continuerà nelle Istituzioni e nel Paese la propria battaglia per riaffermare il rispetto delle regole democratiche e il diritto ad una scuola pubblica di qualità.







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