Oggi martedì 21 luglio 2010 alle ore 14 si è chiuso il termine per il deposito degli emendamenti al ddl Siragusa.
Data: Martedì, 20 luglio 2010 ore 20:29:16 CEST
Argomento: Associazioni


Nella stessa seduta di domani verrà evidenziato che il provvedimento risponde agli interessi di tutti a cominciare dagli interessi generali della scuola siciliana e della stessa amministrazione scolastica nazionale e regionale in primis, in quanto la disparità di trattamento, cagionata da pronunciamenti contrastanti della stessa magistratura (CdS e CGA) sulla stessa fattispecie, si riverbera principalmente sul corretto funzionamento della stessa scuola siciliana. Pertanto l’utenza e il personale docente e ATA potranno trovare serenità da questo provvedimento di stabilizzazione e di riconoscimento degli atti amministrativi prodotti.
Gli stessi presidi vincitori del concorso del 2004 che hanno già maturato tre anni di servizio e che sono stati assunti con regolare contratto e che, senza loro colpa, si vedono coinvolti in un provvedimento che estende erga omnes un rilievo di forma che avrebbe dovuto invece riguardare solo i ricorrenti, potranno trovare con una nuova prova confirmatoria quel giusto riconoscimento alla loro professionalità esercitata spesso in scuole di frontiere e disagiate; e per questo si sono visti anche privare del loro diritto alla mobilità rispetto ai loro colleghi più anziani.
I ricorrenti avranno riconosciuto il loro diritto a sottoporsi a una nuova prova scritta e a una nuova prova orale in quanto nel frattempo si sono liberati, in seguito a turn over, i posti dirigenziali senza bisogno quindi di intaccare i 426 posti già assegnati. Non solo ma ci sarà per loro anche l’occasione di partecipare contemporaneamente a una seconda procedura concorsuale che nel prossimo  autunno verrà bandita con il nuovo concorso ordinario. La doppia opzione a cui potranno accedere gli darà una opportunità in più rispetto a tutti i partecipanti al prossimo concorso ordinario e in tal senso risulta senza significato minacciare la pubblicazione su internet dei compiti scritti del 2006, come se si volesse impropriamente trasformare il web in una gigantesca commissione di esaminatori, stravolgendo le regole che stanno alla base della formazione e della costruzione della classe dirigente della scuola.
Trasformare il provvedimento in discussione in una resa di conti tra vincitori e ricorrenti è uno sbaglio politico, sociale e sindacale e non serve sicuramente ai vari comitati dei ricorrenti che pensano erroneamente che le ragioni dell’uno siano inconciliabili con quelle degli altri. Invocare ancora inesistenti motivi di incostituzionalità e tirare la giacchetta alla presidenza della Repubblica significa ignorare i passi risolutivi e chiarificatori che ci sono stati negli ultimi mesi tra i vari poteri e le varie istituzioni dello Stato.  
Tutti i gruppi e i deputati della 1 commissione stanno dimostrando senso dello Stato e responsabilità verso la comunità scolastica siciliana che, per questa vicenda, aspetta una soluzione di equilibrio e equità.







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