STATO GIURIDICO DEI DOCENTI: SCONTRO CISL- PARLAMENTARI
Data: Mercoledì, 23 febbraio 2005 ore 06:15:00 CET
Argomento: Comunicati


Botta e risposta fra Cisl e Napoli-Santulli di R.P. La pesentazione del nuovo disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti scatena la bagarre fra Cisl-Scuola e i due parlamentari della maggioranza che rivendicano il ruolo decisionale di Camera e Senato. Ma Scrima ribatte: "Massimo rispetto per il Parlamento, ma in nome dei 200mila iscritti da noi rappresentati rivendichiamo il diritto di criticare" Botta e risposta fra la Cisl e la coppia Napoli-Santulli: dopo la presentazione del testo definitivo del disegno di legge sullo stato giuridico fatta dal parlamentare di Forza Italia Paolo Santulli (e sostenuta da Angela Napoli di AN) alla Commissione Istruzione della Camera, il segretario generale di CislScuola Francesco Scrima si era espresso in termini poco accomodanti definendo addirittura "ossessiva" la ripresentazione di una proposta di legge che vede contrari tutti i sindacati. Immediata la replica dei due parlamentari della maggioranza che avevano inserito una modifica significativa rispetto al testo precedente (viene infatti riconosciuto ora il principio che le modalità di passaggio da una fascia all'altra della carriera docente sono sottoposte a contrattazione sindacale); stando ai "si dice" questa modifica sarebbe stata in un certo modo concordata con i sindacati e proprio per questo la presa di posizione della Cisl ha indispettito non poco Paolo Santulli e Angela Napoli. ''Il Parlamento - sostengono in una nota i due parlamentari - ha il dovere, prima che la competenza, di delineare il quadro di riferimento della docenza rispetto alla libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione. Sarebbe singolare affidare a soggetti privati, quali sono i sindacati, la garanzia verso i cittadini di principi di tutela costituzionale". ''Non è più tollerabile - concludono Napoli e Santulli - l'ingerenza del sistema contrattuale nella sfera della professionalità dei docenti. Parlamento e Paese non accettano lezioni da un sindacato che in dieci anni di contrattazione privatistica non ha risolto nessuno dei nodi della professione docente''. Pronta la replica di Francesco Scrima: "Non si tratta di mettere in discussione la sovranità del Parlamento che a sua volta ha sovranamente legiferato la privatizzazione del rapporto di lavoro anche del personale della scuola da più di un decennio". "In nome dei suoi oltre 200mila iscritti - sostiene Scrima - Cisl-Scuola rivendica a pieno titolo la rappresentanza diretta del personale della scuola. E nell'esercizio di questo ruolo la CISL-Scuola si confronta e si pronuncia nel merito delle iniziative parlamentari. Se questa è considerata ingerenza, si pone, riteniamo, qualche problema di sensibilità democratica". Intanto l'esame della proposta di legge Napoli-Santulli segna una battuta d'arresto: in questa ultima settimana di febbraio la Commissione Istruzione della Camera non si occuperà del provvedimento forse anche per dare modo ai diversi gruppi parlamentari di esaminarlo meglio. 20/02/2005





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