Oggi decisione Tar Lazio su nuovi organici personale. Per comitati e Flc-Cgil illegittimi: problemi
Data: Lunedì, 19 luglio 2010 ore 02:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
È fissata per oggi
l'attesa doppia decisione del Tar del
Lazio sull'efficacia dei provvedimenti ministeriali riguardanti
le modalità di gestione del personale, a seguito dei tagli attuati dal
governo, sollevata da alcune associazioni di settore e dalla Flc-Cgil:
i ricorrenti ritengono illegittima, in particolare, la circolare n. 37 del 13 aprile 2010
(che definisce le norme per il calcolo degli organici dei docenti),
perché pubblicata prima del decreto interministeriale, a firma dei
ministri Gelmini e Tremonti, sulle dotazioni organiche del personale
docente.
"Ancora oggi - sostiene la Flc-Cgil - non c'è traccia di questo
decreto neppure sotto forma di schema. A differenza degli anni scorsi,
gli unici atti, allegati alla circolare, sono le tabelle che
definiscono il numero di posti da tagliare. Il ministero avrebbe quindi
dovuto presentare questo provvedimento. Non lo ha fatto e,
conseguentemente, il giudice ha deciso di rinviare la decisione sulle
richieste di sospensiva sia per gli organici della scuola primaria che
secondaria. E' evidente che in assenza di questo atto tutti gli
interventi sugli organici posti in essere fino ad oggi non possono
essere ritenuti legittimi".
Questa situazione, a detta dei legali del sindacato, non è
giuridicamente ammissibile. E potrebbe crear contenziosi per la
cancellazione dei posti e la creazione dei conseguenti docenti in
soprannumero. Che avrebbero buoni motivi per fare ricorso. Dopo il
rinvio di un paio di settimane fa, stavolta il giudici del Tar del
Lazio, appartenenti alla terza sezione bis, dovrebbe emettere un primo
giudizio sulla questione.
Sempre oggi, lo stesso Tar sarà chiamato a prendere invece una
decisione definitiva su un ricorso analogo, specifico sull'efficacia
dei provvedimenti ministeriali relativi agli organici della scuola
secondaria, posto dal 'Comitato nazionale per scuola della Repubblica'
ed il 'Comitato bolognese scuola e costituzione', dopo che a fine
giugno ne aveva disposto la sospensiva.
Nella sentenza lo stesso Tar aveva dato ordine al Miur di depositare
nel termine di quindici giorni una "documentata relazione che riferendo
sui fatti di causa, controdeduca puntualmente sui motivi dedotti con il
ricorso". Nei giorni scorsi viale Trastevere ha fatto sapere che la
situazione è sotto controllo: "l'ordinanza - ha comunicato il ministero
dell'Istruzione - è solo temporanea. Il Miur fornirà al più presto ogni
opportuno chiarimento e depositerà la documentazione necessaria al fine
di dimostrare che il ricorso, enfatizzato da parte di alcuni sindacati
e associazioni, è destituito di qualsiasi fondamento".
Di tutt'altro avviso le parti
ricorrenti: il ricorso, sostengono, ha buoni motivi giuridici per
essere accettato. In tal caso potrebbero subentrare diversi problemi in
vista del nuovo anno scolastico, ad iniziare dalle complesse procedure
di assegnazione dei posti ai soprannumerari, ma soprattutto ai circa
100mila docenti e 70mila Ata (amministrativi, tecnici ed ausiliari) non
di ruolo.
(Apcom)
redazione@aetnanet.org
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