L'arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità. E gli istituti d’arte che verità ci consegnano? 1^ parte: com’erano
Data: Domenica, 18 luglio 2010 ore 17:16:35 CEST
Argomento: Opinioni


VISSI D’ARTE (Parte Prima: Com’era ?)
L’istruzione artistica nacque negli anni 60, quando a Milano il liceo divenne una scuola a sé stante  rispetto all'Accademia di Belle Arti di Breda. Veniva considerato però un’appendice, un collegato. come un “a parte”, una razza protetta. Il vecchio prof ricorda le diciture ufficiali del MPI, fino a qualche anno fa, rivolte agli “istituti e scuole di istruzione secondaria di secondo grado, ivi compresi i licei artistici e gli istituti d'arte”.
Nei Licei Artistici era possibile fino allo scorso anno iscriversi al corso “tradizionale” quadriennale (Giotto). Dopo il diploma, lo studente poteva accedere solo all'Accademia o, nel caso avesse frequentato la sezione architettura, alla facoltà omonima. Se lo studente voleva frequentare facoltà diverse da queste ultime, era previsto un quinto anno integrativo, con l’obbligo di frequenza e un colloquio orale finale. Nell’ultimo ventennio sono aumentate le iscrizioni ai corsi quinquennali “sperimentali” dell’istruzione artistica (Brocca, Leonardo, Michelangelo… ).
L’istruzione artistica si articolava in due tipologie principali di istruzione: il Liceo, che combinava una preparazione classico-scientifica ad un orientamento verso lo studio e l'applicazione delle arti, e l’Istituto d’Arte che aveva l’obiettivo di conservare la conoscenza delle tecniche antiche, promuovere l’educazione all’arte sotto il profilo pratico e teorico, favorire la formazione e l’attività di coloro che intendevano dedicarsi ad attività artistiche. Fino allo scorso anno in Italia ci sono stati  233 Istituti d'Arte e 168 Licei Artistici tra pubblici e privati, che hanno offerto molteplici possibilità e sbocchi artistici. Nel progetto sperimentale Michelangelo, ad esempio, le discipline di studio si collocavano entro 3 aree: di base e caratterizzante  (comuni a tutte le classi) e l’area di indirizzo specifico. Questa prevedeva l’area compositiva, distinta in: Pittura e decorazione pittorica, scultura e decorazione plastica, architettura e arredo, disegno industriale, moda e costume; l’area della comunicazione visiva, come grafica oppure immagine fotografica-filmica-televisiva; l’area dei beni culturali volta al rilievo e la catalogazione. A questi 8 indirizzi si potevano aggiungere 14 indirizzi speciali mirati agli Istituti d’Arte: arte e restauro dell’alabastro, della tarsia lignea, del mosaico, del corallo, libro, tessuto-ricamo, del mobile, ceramica, metalli, dell’oro e metalli preziosi, delle opere lapidee, delle opere pittoriche, delle opere lignee. Il cuore pulsanti degli indirizzi artistici sono sempre stati i laboratori,come un tempo erano le botteghe d’arte dei maestri “artigiani”. L’Italia patria dell’Arte un tempo si poteva gloriare della eccellenza e specificità dell’Istituzione artistica.
Compitini per i proff in  vacanza.
“Nelle more” di avere: la manovra approvata con voto-di-fiducia anche alla Camera; la certezza del blocco triennale dei contratti nazionali (non però per i DS, che hanno avuto 350 € di aumento); la chiarezza  sul tira e molla degli scatti di anzianità, che “potranno essere anche” corrisposti col beneplacito di un successivo decreto Tremonti-Gelmini, il MIUR - in data 8 luglio - ha mandato una lettere ai docenti degli istituti di istruzione secondaria superiore sul nuovo assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali per essere pronti all’avvio dell’a.s. 2010-11. Come al solito aumentano i doveri e i diritti vengono negati. Si chiede professionalità e volontariato e non si parla di compensi adeguati per il lavoro di insegnanti. Questa lettera andrebbe rispedita al mittente senza saluti e con disistima. Nella terza pagina della lettera ci sono i “compitini” da studiare (a zero compenso):
a.   i Regolamenti (DD.PP.RR. 87, 88, 89 del 15-3-2010), con i relativi allegati: Profili, Quadri Orario, Tabelle di confluenza, Corrispondenze titoli di studio, Insegnamenti aggiuntivi. (Nel DPR 89, solo la parte riguardante l’artistico è di 24 pagine!!! E l’allegato A sul profilo culturale, educativo e professionale dei Licei artistici è di 14 pagine!!!
b.   Le Indicazioni nazionali (per i Licei:415 pagine !!!)
c.   Le Linee Guida (per i tecnici e i professionali)
d.   Il dibattito nazionale che ha preceduto la stesura definitiva dei Regolamenti, nonché i pareri ufficiali previsti dall’iter di adozione dei medesimi. (Più di un mese di finto dibattito che non ha modificato nulla di sostanziale. Votodifiducia).
e.   Il dibattito nazionale che ha contribuito alle modifiche e integrazioni delle Indicazioni Nazionali per i licei e delle Linee Guida per gli istituti tecnici e per i professionali. (Più di un mese di finto dibattito che non ha modificato nulla di sostanziale. Votodifiducia). La guida alla riforma, in 130 pagine, preparata dal MIUR porta la data: febbraio 2010 ! E oggi è lì, immutata.
Buon caldo a tutti!
Gianni  SICALI

Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-22318.html