Acireale: “…per l’economia di Acireale”
Data: Domenica, 18 luglio 2010 ore 09:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Alla conferenza delle idee, svoltasi lo scorso 6 marzo, i politici presenti (l’on.D’Agostino, l’on.Catanoso, il sindaco Garozzo, ma anche diversi consiglieri comunali e provinciali) hanno ascoltato proposte, idee, suggerimenti, provocazioni provenienti da giovani, professionisti, imprenditori e cittadini. Alla conferenza dei progetti, svoltasi il 26 giugno, è stata offerta la preziosa opportunità di un confronto ampio fra club service, che hanno proposto ben undici progetti diversi riguardanti la città del futuro voluta dagli acesi, e rappresentanti istituzionali ed amministratori locali. Per i secondi sono intervenuti: Nello Catalano, Gioacchino Ferlito, Mario Pavone, Gigi Bonaventura, Gianluca Cannavò, Santo Primavera, Antonio Tomarchio, Nicola D’Agostino, Basilio Catanoso e il sindaco Nino  Garozzo. Al di là dei contenuti, è il metodo di democrazia partecipata, di promozione di processi decisionali inclusivi, di ampia concertazione che costituisce il risultato più significativo del confronto avviato in città dalle cinque associazioni di servizio. Il sito Internet www.economiadiacireale.it, predisposto per l’occasione, ha registrato quasi 3.000 contatti in poco più di 120 giorni di operatività e costituisce, tuttora attivo, una preziosa raccolta di proposte, idee e progetti, utile per orientare nuove occasioni di dibattito anche in futuro. Inoltre, al suo interno è contenuto un dettagliato report sullo stato dell’economia acese che evidenzia, nelle cifre e nei numeri riportati, una condizione generale di fondo piena di luci ed ombre, più le seconde delle prime. Acireale è oggi una grande città del Mezzogiorno, non capoluogo di provincia, che vive, come in tutti gli altri centri che si trovano nelle medesime condizioni demografiche e sociali, profonde contraddizioni. Si espande demograficamente, ma non cresce economicamente; è stretta nella morsa fra la città metropolitana (Catania) e i piccoli centri, sicuramente più dinamici e vivaci; perde di identità (è città turistica? commerciale? agricola?) e sposta ricchezza (ed energie intellettuali) altrove; è popolata da giovani (oltre un quarto della popolazione), ma è incapace di disegnare, seppur per grandi linee, un futuro per le nuove generazioni. L’iniziativa “…per l’economia di Acireale”, lontana dai clamori delle campagne elettorali ove diventa voluminosa l’agenda delle promesse, ha avuto il merito di stimolare il dibattito e il confronto e di dare indicazioni più puntuali all’amministrazione e ai rappresentanti politici sul da farsi. I progetti elaborati da ventuno professionisti, in rappresentanza dei  cinque club service, hanno contenuti tecnico-culturali,  grado di fattibilità, livello di esposizione finanziaria diversi fra loro; ma sono progetti che originano dalla competenza, dalla professionalità e dall’amore con cui gli acesi sono legati alla loro città. Qualcuno di questi progetti è in linea con le iniziative portate avanti dai politici; qualche altro è ancora più distante. Ciò che conta, d’ora in avanti, sarà la velocità con cui tali progetti dovranno realizzarsi, per integrarli armonicamente in un grande disegno di rilancio dell’economia cittadina che ancora, tuttavia, stenta ad emergere in modo chiaro.

Saro Faraci da AKIS







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