Comitato concorso dirigenti scolastici annullato in Sicilia: S.O.S. Giustizia. Lettera a Napolitano.
Data: Sabato, 17 luglio 2010 ore 07:40:55 CEST
Argomento: Opinioni


Ill.mo Presidente Napolitano,

sebbene comprenda il peso delle grandi responsabilità che Le gravano, in qualità di Capo dello Stato italiano, in questo particolare periodo di crisi generale in cui versa il nostro Paese, non posso fare altro che rivolgermi a Lei e non solo a titolo personale, ma anche in qualità di componente del “Comitato ricorrenti corso-concorso Dirigenti Scolastici annullato in Sicilia”.
Se Le chiedessi di rievocare l’iconografia classica della Giustizia, immediatamente mi risponderebbe che è personificata da una donna dalla figura maestosa con bilancia per giudicare, spada per punire e benda ad indicare l’imparzialità. Noi, in qualità di cittadini “consapevoli”, siamo certamente “affezionati” a quest’immagine ed io, in qualità di docente della scuola italiana, lo sono ancor di più. Purtroppo per gli aspiranti Dirigenti Scolastici del concorso bandito in Sicilia nel 2004 l’iconografia della Giustizia appare in questo momento del tutto “trasfigurata”, per non parlare del senso generale di tale concetto e del suo significato giuridico. Non starò a relazionarLe la singolare e travagliata vicenda che, ormai, ha del “grottesco”. Sono certa che ne sarà a conoscenza, ma non sono altrettanto sicura che Lei sappia quanto si stia verificando in sede parlamentare. Grazie al Suo intervento avvenuto nel novembre scorso, a garanzia di conformità del dettato normativo alle pronunce della magistratura, è stato abrogato l’articolo “salva presidi”, magistralmente inserito da alcuni parlamentari nel decreto legge “salva precari”, convertito poi in legge n.167/2009.
Nonostante gli ultimi sviluppi abbiano visto una nuova sentenza del CGA a nostro favore, nonostante il decreto dell’USR Sicilia per il rifacimento delle prove scritte il 14 e 15 ottobre 2010, nonostante i presidi in servizio si siano rivolti invano al Consiglio di Stato che ha censurato l’operato della Commissione, a dispetto delle Sue indicazioni date al Parlamento a tutela del principio di legalità dobbiamo
assistere, inermi, all’ennesimo tentativo di sanatoria dei 426 “vincitori” del concorso annullato.
Infatti alla Camera, in I commissione - Affari Costituzionali, è al momento in discussione una faziosa proposta di legge relazionata dall’On. Cristaldi, di cui l’On. Siragusa ne è firmataria, che, a lettura dei resoconti pubblicati, ha raccolto un assolutistico consenso e che, come ci è stato riferito, andrà indisturbata in fase deliberante: nessuno dei componenti della Commissione ha mosso alcuna riflessione in merito poiché la pdl risponde esclusivamente al preciso progetto di aggirare le pronunce della magistratura per salvare a tutti i costi i dirigenti in servizio. La proposta in questione, n° 3286, recante norme a salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia, dovrebbe rappresentare una risposta riparatoria, a tutela dei diritti di ciascuno, e questo sarebbe dovuto essere in uno Stato di diritto!! Cos’è, invece? E’ un inammissibile dispositivo a tutela solo dei danni risarcitori che l’amministrazione dovrebbe fronteggiare e delle spese da sostenere in caso di rinnovazione del concorso. Essa, tra l’altro, è palesemente
- incostituzionale per violazione dell’art. 3 e dei commi 1° e 3° dell’art. 97 della Costituzione,
- contraria al giudicato del CGA, in quanto propone per i non vincitori la ricorrezione degli elaborati scritti di cui, ormai, è irreparabilmente compromesso l’anonimato;
-avversa al principio di non ingerenza del Parlamento sugli atti giurisdizionali;
-fondata su esposte premesse dei relatori che appaiono lacunose ed incomplete.
Noi, non abbiamo urlato per le strade, non abbiamo cercato intese politiche; abbiamo semplicemente (e forse ingenuamente) agito nella convinzione che la Giustizia sia ancora un principio fondamentale nel nostro Paese. Siamo certamente consapevoli degli interessi dell’amministrazione, ma il nostro è un sistema fondato sul diritto di ognuno e, pertanto, anche sui nostri, parte ugualmente lesa, così come i 426 dirigenti. Nessuna attenzione ci è stata rivolta per tutelare anche i nostri diritti, nessun tentativo di mediazione. Dobbiamo continuare ad agire le nostre azioni legali? Non ci sottrarremo dal farlo, ma……che tristezza!!
Sig. Presidente, comprenderà, adesso perchè l’icona della giustizia ci appare con la bilancia inclinata verso gli interessi di parte, con la spada trafitta nel costato e con la benda sugli occhi, non come simbolo dell’imparzialità, quanto piuttosto dell’incapacità di un retto giudizio.
Le chiediamo di vigilare su tale questione e di agire coerentemente a quanto finora Lei ha fatto, a garanzia del principio di legalità nella nostra isola fin troppo calpestato, anche dai politici.

F.to Cocuzza Stefania in nome e per conto del Comitato corso-concorso dirigenti scolastici annullato in Sicilia.





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-22284.html