Riforma dell'esame di stato!
Data: Giovedì, 15 luglio 2010 ore 15:50:00 CEST
Argomento: Comunicati


Valerio Vagnoli:

Bene, senza assolutamente tralasciare ciò che afferma Andrea Ragazzini (è vero, il problema è quello dell'etica professionale, aggravato dal fatto che è praticamente impossibile intervenire nei confronti di chi trasgredisce ogni elementare norma morale legata alla nostra professione), mi sembra che si stiano concretizzando alcune proposte e alcuni punti fermi legati alla attuale incongruenza degli esami di stato. Anche Francini mi sembra vada verso questa direzione. Un punto fermo è dato dalla necessità di eliminare la farsa iniziale della tesina. Inoltre mi sembra da approfondire il problema degli equilibri all'interno delle commissioni tra membri interni ed esterni, unitamente al reclutamento dei commissari e dei presidenti che dovrebbe tornare a sconfinare anche oltre la provincia e la regione di riferimento. Un altro aspetto importante che sta prendendo quota è quello legato alla necessità di rendere la prova meno dispersiva e più selettiva valorizzando le discipline
d'indirizzo; se non altro una scelta del genere potrebbe risultare importante per dare ai ragazzi una definitiva opportunità per orientarsi per le scelte future.
Infine una risposta all'intervento di uno degli Anonimi che mi precedono (nonostante il nostro cortese invito). Il Gruppo, piuttosto che privilegiare un dibattito a slogan, preferisce articolare e garantire attraverso l'articolazione delle proprie posizioni un confronto sereno e critico, nei confronti di tutti. Lo schematismo non si addice alla nostra visione culturale, umana e politica della scuola e in generale della vita. Preferiamo, insomma, senza nasconderci per esempio nell'anonimato,
approfondire le cose che ci stanno a cuore con la forza delle idee e delle nostre convinzioni esponendoci, quando riteniamo giusto farlo, con forza e con
dignità nei confronti di tutti. A tale proposito potrei citare, e lo faccio, una mia recentissima lettera aperta contro certi aspetti della riforma dei
professionali e rivolta direttamente alla Gelmini, pubblicata dall'Unità e da
altri giornali politicamente orientati contro il governo Berlusconi: non per
dovere di giustificazione (figuriamoci poi nei confronti di un anonimo!), ma a conferma di quanto tenga alla mia libertà d'opinione, che in quanto tale non trova confini (né li ha mai trovati neanche da ragazzo,quando gli slogan erano ben più cogenti) in nessuna forma di autocensura!

11 luglio 2010

da blog gruppo di firenze







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