Quando italiano e matematica c’entrano con la vita. Storie di un’
Data: Giovedě, 15 luglio 2010 ore 09:00:39 CEST
Argomento: Comunicati


con una lettera ad Emilia (Emilia Vergani, Assistente sociale a Carate Brianza e fondatrice di In-presa grazie alla sua reale passione per il destino buono dei ragazzi che incontrava; scomparsa prematuramente il 30 ottobre del 2000), perché anche loro, che non hanno potuto conoscerla, possano rendersi conto che c’è un’origine chiara e precisa del loro cammino. Una lettera dei ragazzi di terza e …che sorpresa!

 

«Cara Emilia, sono Nancy. Sono entrata a In-presa tre anni fa non conoscendo nulla della scuola e ancor meno della persona che l’aveva creata. Con questa lettera voglio in qualche modo dimostrarti la stima che ho verso di te, anche se non ti ho mai conosciuto, ma faccio parte anch’io della grande famiglia che hai costruito. Grazie ad In-presa ho scoperto valori importanti nella vita e in questo percorso sono cresciuta, grazie a te che hai donato il tuo tempo a “noi”; ma soprattutto hai cercato di trasmettere ”il tuo spirito” alle persone che ci seguono e ci aiutano ogni singolo giorno. Per me In-presa è stata una “rinascita”: arrivavo da un “mondo” dove c’era solo il rapporto scolastico. Ne ho scoperto un altro, dove c’ero io, la scuola e delle persone pronte a venirti incontro. Sinceramente all’inizio ero di quelle persone che dicevano che questa scuola è da “sfigati”, ma ora posso dire che era il pregiudizio di una bimbetta. Ora vado fiera di aver frequentato questa scuola, che tu ci hai donato senza aver nulla in cambio».

 

«Sono venuto qua per caso - dopo la terza media ho cambiato comunità e la scuola che avevano scelto per me prima era troppo lontana - . Mi ritengo veramente fortunato di questo “cambio” perché questa scuola mi ha dato molto, non solo a livello di istruzione, ma mi ha aiutato a crescere: in questa scuola ho avuto modo di confrontarmi con i professori anche su faccende “private”, ti danno la disponibilità ad aiutarti, a parlare con loro e a trovare insieme la soluzione dei problemi. Io mi ricordo ancora del bamboccio che c’era in me e il ragazzo che c’è adesso… una cosa molto utile che è stata inserita in questa scuola sono i tutor perché è un modo di dirti: “Non sei solo!”». (Luca)

da ilsussidiario.net







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