
Un gruppo di docenti non vincitori del concorso a ds in Sicilia scrive al segretario della Flc-Cgil
Data: Martedì, 13 luglio 2010 ore 07:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Al Segretario
generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL Domenico Pantaleo
Segretario Generale della Flc Cgil Sicilia Giusto Scozzaro
Direttivo nazionale FLC CGIL
Direttivo regionale FLC CGIL
LETTERA APERTA al Segretario generale della Federazione Lavoratori
della Conoscenza CGIL
A proposito del concorso per dirigenti
scolastici annullato dal Consiglio di Giustizia Amministrativa della
Regione Sicilia
Egregio Segretario Nazionale,
Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione la controversa
questione del concorso per dirigenti scolastici annullato da due
decisioni definitive del Consiglio di Giustizia Amministrativa della
Sicilia del 25 maggio 2009 e confermate da numerosi
successivi interventi dello stesso CGA (il più recente dell’1 luglio
2010).
Molti di noi sono iscritti alla CGIL FLC da tanti anni, tutti siamo
lavoratori della scuola e in quanto tali chiediamo che si tenga
conto delle nostre legittime posizioni, nello spirito di attenzione e
di apertura alle richieste dei lavoratori che nel passato ha
contraddistinto le scelte politiche di questo sindacato.
Le posizioni assunte in questo ultimo anno dalla CGIL su questa
intricata vicenda hanno destato in molti di noi non pochi interrogativi
e sono apparse spesso parziali e contraddittorie.
Ci riferiamo per esempio ai due interventi (pubblicati sul sito della
Federazione dei Lavoratori della Conoscenza CGIL Catania): Una sentenza
del CGA della Sicilia annulla il Concorso ordinario per dirigenti
scolastici, 1 giugno 2009; Sulle sentenze del CGA interviene nuovamente
il segretario della Flc Cgil Giusto Scozzaro, 6 giugno 2009.
Le stesse dichiarazioni del Segretario Regionale (La Repubblica,
Edizione di Palermo del 15 novembre 2009 in Il pasticcio del concorso a
preside. La Cgil: Di Stefano si dimetta) sono state tempestivamente
contraddette dalle comunicazioni e dalle posizioni assunte da Gianni
Carlini, coordinatore dell’area V della dirigenza nel Sindacato
Nazionale nonché da alcune successive posizioni del sindacato stesso.
Più recentemente infine ha destato in noi non poche perplessità la
firma da Lei apposta al comunicato stampa del 14 giugno 2010 insieme a
CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e ANP CIDA, che invoca una
soluzione politica per sanare la posizione di quanti hanno mantenuto
finora la loro posizione di dirigenti scolastici, nonostante il
concorso sia stato definitivamente annullato “erga omnes” da reiterate
sentenze della magistratura.
Non è giustificabile che il sindacato dei diritti sostenga gli esiti di
un concorso che la magistratura ha pesantemente e ripetutamente
sanzionato, e lo faccia adducendo motivazioni che contrastano
apertamente con i contenuti delle sentenze, del CGA e del Consiglio di
Stato.
A questo proposito ricordiamo che le censure mosse al concorso non
attengono solo alla composizione della commissione; un parere espresso
dalla Prima Sezione del Consiglio di Stato, in risposta ad un ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica (uno di otto, tutti
accolti), rileva che:”… alla genericità dei criteri stabiliti dalla
commissione – la quale li ha mutuati dall’art. 11 del bando, con la
sola precisazione di ritenere prevalente il criterio relativo alla
forma espressiva – non hanno fatto seguito né la predisposizione di una
più stringente griglia di sotto-punteggi afferenti ai singoli criteri
né l’indicazione, anche con formula sintetica o meri indicatori
grafici, di non conformità dell’elaborato a tutti o a taluno dei
parametri di valutazione identificati… dunque… il punteggio
numerico di insufficienza attribuito all’istante (che gli ha precluso
l’ammissione agli orali), in quanto svincolato da ogni possibilità di
correlazione con i criteri imposti dal bando, non soddisfa il principio
di trasparenza…”.
Inoltre:”…il tempo risultante dal verbale n. 37 del 4 maggio 2006 di
270 minuti per la correzione di 96 elaborati ( e cioè, in media, meno
di tre minuti ad elaborato) pare eccessivamente ridotto, e tale da
ingenerare dubbi sul fatto che la lettura delle prova scritte sia stata
fatta in modo esaustivo”(Ricorso straordinario al Presidente della
Repubblica proposto da BUCCHERI Gaetano avverso la mancata ammissione
alle prove orali del corso-concorso per dirigenti scolastici di cui al
D.D.G. 22 novembre 2004).
Assenza di criteri di valutazione, mancanza di segni di correzione,
insufficienza dei tempi di correzione, composizione non valida della
commissione: un concorso siffatto ha consentito davvero di
selezionare i più meritevoli? Quale idea ha il sindacato dei dirigenti
e del modo in cui essi devono essere selezionati? A chi e/o a cosa
servono i dirigenti?
La vicenda del concorso siciliano ha fatto balzare in evidenza questi
seri interrogativi. Proprio per questo crediamo che essa non possa
essere archiviata o messa a tacere: la cattiva politica ci ha provato
nel passato e ci prova ancora, promuovendo iniziative indecenti per uno
stato di diritto rispetto alle quali è assolutamente necessaria una
presa di posizione chiara della CGIL, capace di fugare definitivamente
i dubbi e le ambiguità.
LE SENTENZE DELLA MAGISTRATURA DEVONO ESSERE APPLICATE ED È
INSOPPORTABILE CHE IL SINDACATO DEI DIRITTI, LA CGIL, SOSTENGA
ESPEDIENTI LEGISLATIVI PER AGGIRARLE.
Un intervento del sindacato che miri nei fatti ad eludere le sentenze
della magistratura produce un messaggio fuorviante, alimentando la
convinzione che qualsiasi errore commetta l’amministrazione non sia
imputabile alla sua responsabilità. A nostro avviso le conseguenze di
un tale messaggio andranno ben oltre la vicenda di cui qui ci occupiamo.
Per tutti questi motivi toni diversi ci saremmo aspettati nei confronti
dell’USR Sicilia che, a fronte di due sentenze di annullamento del
concorso del 25 maggio 2009, nel settembre dello stesso anno ha
proceduto all’immissione al ruolo dirigenziale di ben 26 idonei, come
se niente fosse accaduto e la graduatoria potesse ancora considerarsi
valida: a questo e ad altri comportamenti ostruzionistici e dilatori
dell’USR Sicilia su questa vicenda non ci risulta che la CGIL si sia
opposta.
La scuola siciliana ha bisogno di recuperare credibilità attraverso un
inflessibile rispetto delle regole e non attraverso un disegno di legge
(Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la
rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici indetto nel 2004,
Siragusa et alii) palesemente incostituzionale che ci indigna: per
questo chiediamo alla CGIL non tanto che si schieri in favore di questa
o quella parte (secondo una logica da patronato che ci è estranea) ma
che assuma e rivendichi posizioni rispettose dello stato di diritto.
Chiediamo insomma alla CGIL di impegnarsi perché le sentenze
della Magistratura vengano onorate, e con esse il principio di equità
tra i lavoratori.
Rimaniamo in attesa di una risposta della FLC CGIL.
Catania, 12/07/2010
Loredana Smario e altri 49 docenti
siciliani iscritti e non iscritti alla CGIL
redazione@aetnanet.org
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