Il caso emblematico di Luca: docente dell’Anno, precario e disoccupato
Data: Giovedì, 08 luglio 2010 ore 11:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Una storia tanto emblematica quanto paradossale che riguarda la scuola italiana dell’era berlusconi è quella di Luca Piergiovanni, un insegnante che ha appena ricevuto la comunicazione di aver vinto il titolo di “Docente dell’anno” e non sa se riuscirà anche per il prossimo anno scolastico ad insegnare a causa dei tagli effettuati dal governo, tagli che stanno compromettendo seriamente la didattica nella scuola (o almeno nella scuola pubblica).
Il titolo di Docente dell’anno è conferito dal presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, che ha istituito questo concorso assieme a Microsoft per valorizzare chi sa «migliorare la didattica nelle scuole attraverso la tecnologia» (Luca e i suoi studenti hanno realizzato il progetto Emoticon Art in poesia!, “riflessione sull’uso degli emoticon nella didattica e nella poesia”).
E sarà proprio il Ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini a conferirgli il riconoscimento, lo stesso ministro che della scuola sta tagliando il tagliabile e che ha mandato a spasso migliaia di docenti (e non docenti).
Luca ha 37 anni e dopo essere migrato in cerca di un posto di docente (originario delle Toscana si è trasferito in Lombardia, in provincia di Como, e in cinque anni ha cambiato quattro scuole, guadagna – guadagnava – 800 euro al mese) in quanto precario il suo contratto è scaduto ed ora non sa se riuscita ad insegnare a settembre


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