LE SPECULAZIONI E LE AGGRESSIONI DELLA CGIL CONTRO L’IPSSAR PIAZZA DI PALERMO
Data: Mercoledì, 30 giugno 2010 ore 08:15:57 CEST
Argomento: Opinioni


La CGIL assumendo acriticamente gli esposti infondati dei suoi referenti regionali siciliani dimentica che l’IPSSAR Piazza di Palermo è la più grande scuola siciliana con una struttura di 2.500 mq su sette piani, con 6 vie d'esodo, tre delle quali non si riesce a vigilare, dove si sono registrati tre tentativi di incendio, laboratori di sala e cucina da igienizzare e sanificare; sicurezza a rischio in quanto manca il certificato antincendio di competenza dell’Ente Locale, con gravi carenze in ordine agli interventi di manutenzione straordinaria richiesti.
In queste condizioni di grave pericolo per l’utenza non poteva certo formare ancora 99 classi come avrebbero voluto i referenti della cgil.
La CGIL farebbe bene invece a rivendicare il rispetto dei limiti massimi battendosi invece per una corretta razionalizzazione sul territorio per evitare i mostri e il gigantismo delle strutture che invece in questo modo incentiva.
Le responsabilità di organizzazione e di gestione delle strutture e del personale sono in via esclusiva a carico della dirigenza secondo le chiare esplicitazioni del decreto Brunetta e i presidi non sono dirigenti dello Stato per garantire a tutti i costi tutto e il contrario di tutto.
La stessa CGIL, ma non se lo ricorda, ha tempestato di comunicati la stessa dirigenza dell’IPSSAR Piazza invitando lo scorso anno al rispetto delle nome di sicurezza!.
Invece di valutare seriamente quanto saggiamente operato, la dirigenza ha dovuto subire i comportamenti intimidatori dei vari referenti del sindacato in questione, che hanno approfittato della emotività, questa si comprensibile, di quanti sono precari, per sollevare inutili polveroni.
Ma anche qui, sicurezza, salute e condizioni della didattica o garanzia di posti di lavoro a tutti i costi sono utilizzati o rivendicati solo quando servono a innervare contenzioso. 
La preside, alla quale va la nostra solidarietà e la solidarietà di tutta la dirpresidi, ha scritto e relazionato sempre  al direttore regionale della Sicilia, dando sempre la disponibilità a capire e mediare.
Ha chiesto incontri e ha accompagnato la stessa proposta di organico con una nota che ribadisce la disponibilità senza trovare interlocuzione credibile.
Respingiamo al mittente gli attacchi strumentali e gratuiti, frutto di acredine immotivata nei confronti di una dirigente scolastica di alta professionalità e di integrità professionale e morale fuori dal comune.

Dirpresidi Sicilia







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