Lettera aperta al Presidente Napolitano
Data: Mercoledì, 30 giugno 2010 ore 08:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Al presidente della repubblica
Lettera al sig. Presidente della Repubblica
Sig. Presidente, recentemente il Presidente della Regione siciliana,
Onorevole Lombardo, sulla questione dei presidi nominati vincitori in
base ad un concorso annullato, ha dichiarato :
“abbiamo affrontato con il Quirinale gli esperti e consulenti giuridici
del Presidente Napolitano il tema dei presidi. C’è un disegno di legge
che non configge con il giudicato del CGA e, quindi, va bene,
naturalmente, al Quirinale come può andar bene al Parlamento che, mi
auguro, lo adotti presto.”
Nonostante l’annullamento, i candidati pur senza alcun titolo, grazie
ad una legge incostituzionale, sono stati mantenuti in servizio.
Mi chiedo come si possa adottare un provvedimento che mantenga con la
qualifica di dirigenti gli attuali “vincitori” in costanza di una
sentenza di annullamento e rispetti al contempo il dettato della
sentenza che ha annullato il concorso.
E’ grave che il Presidente della Regione siciliana dichiari che sta
studiando una norma che in definitiva, se attuata, metterebbe
chiaramente in crisi il sistema costituzionale in atto vigente ed è
oltremodo particolarmente grave il fatto che venga coinvolto in questo
disegno la Presidenza della Repubblica.
La stessa dichiarazione nella sostanza l’ha rilasciata l’assessore alla
P. I. della Regione siciliana Centorrino che di seguito trascrivo :
“Il Dirigente regionale Di Stefano lo ha, come si suol dire, rinnovato,
cioè questo concorso si dovrà rifare. E questo ha provocato delle
proteste da parte dei presidi che in un comunicato hanno dichiarato che
questo concorso noi non lo faremo mai. Allora, da parte del Ministero
l’orientamento è intanto che questo concorso ha necessità di essere
rinnovato, perché dal punto di vista formale non ci sono scappatoie,
fermo restando che una volta rinnovato, ma indipendentemente dal fatto
che si sta svolgendo, poi ci possono essere dei provvedimenti che
salvano questi vincitori.”
Sarebbe il caso sig. Presidente, ricordare ai nominati rappresentanti
del Popolo che:
a) l’art. 24 della Costituzione italiana riconosce a tutti il diritto
di agire per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi e
qualifica la difesa in ogni stato e grado del procedimento diritto
inviolabile;
b) l’art. 113 della medesima Costituzione stabilisce che contro gli
atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela
giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli
organi di giurisdizione ordinaria e amministrativa;
c) l’art. 97, comma 1, stabilisce le regole per il corretto operato
della pubblica amministrazione in “modo che siano assicurati il buon
andamento e l’imparzialità”;
d) l’art. 97, comma 3 della Costituzione dispone che “agli impieghi
nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i
casi stabiliti dalla legge”;
e) nel nostro ordinamento vige il principio della separazione dei
poteri;
f) il giudicato non può essere travolto neppure da una legge approvata
dal Parlamento;
g) In uno Stato di diritto le sentenze definitive devono essere
eseguite e non vanificate.
Probabilmente, sig. Presidente, metteranno un articolo nella prossima
legge di manovra finanziaria che è prevedibile potrebbe essere blindata
con il voto di fiducia, o in qualsiasi altro provvedimento che sarà nei
prossimi giorni sottoposto al Parlamento vincolandolo al voto di
fiducia.
In Senato giace una petizione ai sensi dell’art.50 della Costituzione
nella quale vengono esposti i motivi di incostituzionalità della
disposizione invocata dal Presidente Lombardo, dall’Assessore
Centorrino, dai Senatori, Vicari, Firrarello, D’Alì e dai
deputati on.li Siragusa + 8.
Nel ringraziarLa per l’attenzione, Le porgiamo distinti ossequi.
Anna Maria Farinella
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