Palermo - Paradossale rifiuto del dirigente scolastico del Piazza che ha respinto 400 alunni, di cui 15 disabili.
Data: Mercoledì, 30 giugno 2010 ore 07:38:44 CEST
Argomento: Rassegna stampa


“In un contesto sociale "difficile" e ad alto rischio di dispersione scolastica come quello di Brancaccio e della periferia sud-est della città, un fenomeno di queste proporzioni sarebbe devastante. Non vi è alcun automatismo, infatti, rispetto al fatto che il rifiuto delle iscrizioni all'IPSSAR produca la scelta di iscriversi in un'altra scuola. Senza contare che nella migliore delle ipotesi, si costringono gli studenti a cambiare indirizzo di studi e, di conseguenza, progetto di vita – dichiara il segretario generale della FLC CGIl di Palermo Calogero Guzzetta - Non da poco, è poi, la perdita dei posti di lavoro, visto che il passaggio dalle attuali 99 classi alle 82 del prossimo anno comporterebbe una soprannumerarietà di 40 docenti e di almeno 10 Ata, in aggiunta ai tagli previsti dalla legge 133. Abbiamo già denunciato l'accaduto al direttore regionale dell'Ufficio Scolastico Regionale Dott. Guido Di Stefano e chiediamo provvedimenti tempestivi al fine di ripristinare la legalità e il diritto alla scelta da parte delle famiglie degli alunni e al fine di rimuovere dall’incarico il dirigente scolastico, unico responsabile di questa grave e incresciosa situazione”.
Paradossale è poi che il Dirigente Scolastico ammetta di aver rifiutato le iscrizioni in quanto nella scuola non vi sarebbe un organico di collaboratori scolastici e di assistenti amministrativi sufficiente a garantire un servizio di qualità.
“Il Dirigente Scolastico forse non sa – continua Guzzetta – che il personale viene assegnato in relazione al numero degli alunni e che con oltre 400 iscritti in meno diminuiranno ulteriormente, anche per via dei tagli dovuti alla legge Tremonti-Gelmini, sia i collaboratori scolastici che gli assistenti amministrativi?”
Alle parole del segretario provinciale della FLC CGIL fanno eco quelle di Giusto Scozzaro, segretario generale della FLC CGIL Sicilia: “Fatti gravi come quelli che accadono all'IPSSAR Piazza sono rivelatori di un clima di paura che i provvedimenti del Governo (Gelmini e Brunetta) inducono in alcuni dirigenti scolastici, facendo assumere loro comportamenti irresponsabili che degradano il tessuto sociale siciliano.
Siamo di fronte a decisioni inaccettabili del dirigente scolastico, che condizionano la libertà di scelta degli studenti - i quali hanno il diritto di frequentare la scuola che vogliono, soprattutto in aree a rischio di dispersione scolastica e di devianza mafiosa - e causano la sfiducia delle famiglie verso le Istituzioni, gravando ulteriormente sui tagli già drammatici al personale della scuola.
Questo modo sbagliato di operare inquina l'ambiente scolastico e la percezione sociale della scuola aumentando il divario culturale tra il nord e il sud del Paese, che condanniamo e che contrasteremo con ogni mezzo”.
Palermo, 17 giugno 2010







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