Il Tar di Trento sospende le graduatorie provinciali
Data: Lunedì, 28 giugno 2010 ore 06:29:55 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La scuola trentina è a rischio caos. Il Tar di Trento, infatti, ha accolto il ricorso di una insegnante elementare contro le nuove graduatorie della Provincia che privilegerebbero i trentini. L’ordinanza blocca, di fatto, le graduatorie e l’assessorato all’istruzione potrebbe vedersi costretto a rispolverare quelle vecchie in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale.
Il ricorso è stato presentato da Flavia Chiaro, insegnate alle scuole elementari e rappresentata dall’avvocato Andrea Maria Valorsi, che a causa dei nuovi criteri per le graduatorie si è vista scavalcare da 82 colleghi. La Provincia, infatti, ha inserito 40 punti per quegli insegnanti che lavorano da più di 3 anni in Trentino.

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. Una discriminazione secondo l’insegnante che ha deciso di rivolgersi al Tar di Trento contro la Provincia. Giovedì il tribunale amministrativo si è espresso accogliendo la richiesta di sospensione delle nuove graduatorie poiché avrebbe riscontrato una «fondata illegittimità» in relazione al “bonus” legato all’a nzianità di servizio in provincia di Trento. Il consiglio, presieduto da Francesco Mariuzzo, ha deciso di sospendere l’a deguameneto delle graduatorie anche perché, nel giro di pochi giorni, sarebbero diventate ufficiali per volontà della giunta. Quest’ordindanza, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale (che però non arriverà in tempi brevi), cambia decisamente le carte in tavola alla Provincia. I legali si sono messi immediatamente al lavoro per trovare la soluzione più idonea. È molto probabile, però, che siano ripristinate le graduatorie preesistenti per permettere il regolare inizio dell’ano scolastico e l’assegnazione delle cattedre ai docenti.
L’assessore provinciale all’istruzione, Marta Dalmaso, una volta appresa la notizia della sentenza ha fatto sapere che «le sentenze vanno rispettate in ogni caso», ma ha anche colto l’occasione per esprimere preoccupazione e rammarico. «Anche in questo caso - ha commentato - si nota come nel mondo della scuola siano tutelati gli interessi di tutti, tranne quelli degli studenti. La nostra intenzione con le nuove graduatorie era quella di favorire la qualità e la continuità dell’istruzione nel sistema trentino. Alla luce di questa sentenza vedremo di trovare la soluzione migliore evitando disagi e garantendo il regolare avvio del prossimo anno scolastico. Intanto - ha concluso - attendiamo con serenità la sentenza della Corte Costituzionale». La prossima settimana sono stati convocati i sindacati.

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