AetnaNet - SCIOPERO: P.A., ADESIONE A PROTESTA CGIL E' STATA DEL 3,96%

Il Dipartimento della Funzione pubblica, che in base all'articolo 5 della legge 146/1990 riceve dalle singole amministrazioni i dati sulla partecipazione effettiva dei loro dipendenti agli scioperi, comunica che sulla base dei dati pervenuti alla fine della giornata la percentuale dei lavoratori del pubblico impiego che hanno partecipato allo sciopero generale indetto dalla Cgil e' stata pari al 3,96%. I dati si riferiscono al 34% del totale dei lavoratori interessati. (ASCA)

In termini assoluti - precisa una nota di Palazzo Vidoni - risultano aver scioperato 29.749 dipendenti pubblici su un totale di 118.032. Entrando nel dettaglio, l'adesione e' stata del 8,05% nel comparto Ministeri (2.822 adesioni su 50.227), dell'1,79 % nel comparto Scuola (9.610 adesioni su 585.644), dell'8,54 % nel comparto Regioni ed Enti locali (6.273 adesioni su 90.089), del 16,02 % presso gli Enti pubblici non economici (4.003 adesioni su 35.041), del 14,72% presso le Agenzie fiscali (3.986 adesioni su 37.410), del 5,77% nel comparto Sanita' (2.698 adesioni su 61.361), del 18,38 % presso gli Enti di ricerca (25 adesioni su 172), del 3,08 % nelle Universita' (109 adesioni su 4.226), dello 2,69% tra i docenti universitari (33 adesioni su 1.252) e del 12,50% tra i ricercatori universitari (85 adesioni su 682).

Anche stavolta le percentuali sono state calcolate sul personale assegnato, escluso - ove comunicato - quello assente per motivi diversi dallo sciopero (ferie, malattia, ecc.).

Il dato complessivo di adesione del appare quindi decisamente piu' basso - osserva la nota - di quelli registrati in occasione dei precedenti scioperi indetti dalla Cgil. Allo sciopero del pubblico impiego dello scorso 12 marzo avevano aderito il 10,53% dei lavoratori e l'11 dicembre 2009 il 9,35% (159.828 su 1.898.113) mentre allo sciopero generale del 12 dicembre 2008 presero parte il 9,62% dei lavoratori (157.881 su 1.832.143) e a quello di comparti vari tenutosi il 13 febbraio 2009 addirittura solo l'8,51 per cento dei lavoratori (64.230 su 889.143).

Redazione