Tremonti sblocca l'anzianità, e la Cisl si prende il merito
Data: Venerdì, 25 giugno 2010 ore 16:44:44 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La quota di risparmi del 30% che la precedente finanziaria destinava alla valorizzazione dei docenti non verrà congelata dalla manovra «lacrime e sangue» contro la crisi. Lo ha precisato il ministro dell'Economia in persona, Giulio Tremonti, intervenendo ieri mattina in un incontro organizzato dai sindacati della scuola Cisl, Uil, Snals, Confsal e Gilda. Per la scuola, insomma, ci sarebbe un minimo spiraglio che potrebbe evitare il blocco degli scatti di anzianità. «Quello che è stato acquisito per legge - ha detto Tremonti - è un diritto. Attraverso intese tra le parti sociali e il ministro Gelmini ci sarà poi l'attribuzione dei risparmi. La quota di risparmi era per il miglioramento della scuola e per il personale». «Il blocco vale per gli stipendi - ha concluso il ministro - ma non vale in quota risparmi». (da Il Manifesto)

I sindacati, che si erano riuniti il 15 giugno scorso al teatro Quirino, brindano alla piccola vittoria: non è da tutti incassare una partecipazione del ministro a un'iniziativa sì pubblica ma che aveva il carattere di una riunione sindacale - anche se non dichiarata. «La nostra è evidentemente una strategia che paga - spiega Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola - lo sciopero, secondo noi va usato "qb", quanto basta, noi abbiamo scelto un'altra strada: confrontarci ogni giorno con il governo e con il parlamento. A qualcosa è servito». Il riferimento è, manco a dirlo, alla scelta della Cgil che invece il 12 giugno ha portato in piazza migliaia di persone per una manifestazione sul lavoro pubblico e in generale contro la manovra. Ma la Cgil non ci sta a far incassare il risultato ai sindacati che scelgono la via della trattativa: «Non si può dichiarare prima che la manovra è equa e poi chiedere modifiche quando le proteste dei lavoratori ti impongono di farlo - ha dichiarato il segretario della Flc Cgil Mimmo Pantaleo - Adesso, guarda caso il giorno prima dello sciopero generale, c'è chi vorrebbe intestarsi risultati, tentando di recuperare il terreno perduto con incontri informali e segreti che nulla hanno a che fare con l'autonomia del sindacato». Se risultati ci saranno, aggiunge Pantaleo «saranno il frutto della mobilitazioni dei lavoratori». (ci.gu.)

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