Negli istituti alberghieri i primi effetti della fretta del Miur
Data: Venerdì, 25 giugno 2010 ore 09:39:06 CEST Argomento: Rassegna stampa
Già a suo tempo avevamo segnalato la scorrettezza del MIUR
rispetto alla formulazione di regolamenti ancora largamente incompleti.
Su questa base avevamo richiesto, inascoltati, la sospensione delle
misure previste dal Ministro Gelmini. Tutti e tre i regolamenti infatti
riportano un articolo che prevede la emanazione successiva di altri
decreti riguardanti aspetti importanti, tra i quali la formazione delle
cattedre.
Anche nella nuova versione del cosiddetto
indirizzo per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, dopo
qualche tira e molla, si era arrivati a riprodurre questa
organizzazione per squadre. La cosa è ben esplicitata nelle note ai
piani orari allegati al regolamento, i quali però fanno riferimento
all’articolo 8 del nuovo regolamento per gli istituti professionali.
(da Flc-Cgil)
Già a suo tempo avevamo segnalato la scorrettezza del MIUR rispetto
alla formulazione di regolamenti ancora largamente incompleti. Su
questa base avevamo richiesto, inascoltati, la sospensione delle misure
previste dal Ministro Gelmini. Tutti e tre i regolamenti infatti
riportano un articolo che prevede la emanazione successiva di altri
decreti riguardanti aspetti importanti, tra i quali la formazione delle
cattedre.
Oggi, nel momento della formulazione degli organici della scuola
secondaria, questa scelta comincia a dare i suoi frutti avvelenati. Ne
sanno qualcosa i docenti di cucina e sala bar degli istituti
professionali alberghieri. Essi avevano in passato una organizzazione
per squadre e non per classi, il che implicava la presenza di un doppio
organico per procedere alla separazione delle classi in due squadre,
data la peculiarità della disciplina insegnata.
Anche nella nuova versione del cosiddetto indirizzo per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, dopo qualche tira e molla,
si era arrivati a riprodurre questa organizzazione per squadre. La cosa
è ben esplicitata nelle note ai piani orari allegati al regolamento, i
quali però fanno riferimento all’articolo 8 del nuovo regolamento per
gli istituti professionali. Vale a dire a quell’articolo che prevede
l’emanazione di un apposito decreto, il quale a sua volta non è ancora
stato emanato.
Risultato: nonostante il regolamento (ormai già pubblicato) preveda il
doppio organico, l’assenza del decreto fa sì che la formazione delle
cattedre sulle prime non lo contempli (un asterisco rimandante alla
nota non trova la nota corrispondente!) e che il sistema informatico
sia stato programmato per un solo insegnante e non per due.
Questo significa aggiungere ai tagli ufficiali altri tagli surrettizi,
non previsti nei testi di legge, e produrre altro personale in
organico, di fatto soprannumerario. E non sarà una soluzione a
posteriori, a risolvere il problema, visto che questa comporterà in
ogni caso la perdita della titolarità per quanti non rientreranno
nell’organico di diritto, a questo punto per le prime praticamente
dimezzato.
La FLC è già intervenuta presso il
MIUR per chiedere una soluzione che conservi i posti previsti e che non
risulti punitivi per i “soprannumerari della fretta”. Va da sé che se
questo non dovesse avvenire ciò sarà oggetto anche di azioni legali:
non esiste che decreti attuativi (ministeriali) deroghino dai già pur
stretti margini dei regolamenti (i quali sono DPR e fonte primaria
rispetto a i decreti ministeriali).
Tutto ciò ancora una volta dimostra l’estrema disinvoltura con cui
questo ministero affronta il diritto ad una scuola di qualità da parte
degli studenti e ad un lavoro di qualità da parte degli insegnanti. La
distruzione del sistema scolastico pubblico passa attraverso le
violazione della regolarità delle procedure.
Redazione
|
|