Palermo 2013 al segretario della Cisl-Scuola: se noi opposizione, voi governativi?
Data: Martedì, 22 giugno 2010 ore 17:24:46 CEST
Argomento: Opinioni


In merito al comunicato "AI PRECARI NON SERVONO DEMAGOGIA E FALSITA’" di V. Cudia, vi preghiamo di volere pubblicare la nostra risposta.

Ci fa indubbiamente piacere essere considerati una potenza tale da richiedere il diretto intervento di Vito Cudia, Segretario Generale CISL Scuola Palermo, ma non siamo ancora in queste condizioni di forza! Ci dispiace invece leggere delle inesattezze nel comunicato del segretario. Ma si può sempre correggere gli errori.
Per quanto Palermo 2013 abbia aderito con piacere alla manifestazione (cui il nostro non accenna neanche), questa, come si evince dai permessi e dalle autorizzazioni richieste e regolarmente ottenute, è stata indetta non da Palermo 2013 ma dal Dipartimento Istruzione IdV di Palermo e dai Precari della Scuola in Lotta, la cui esistenza, per Cudia, è del tutto irrilevante. D’altronde i precari che protestano e si fanno sentire per lui sono solo noiose presenze. Però, come risulta dalle stesse autorizzazioni, la manifestazione (sit-in con banchetto informativo) è stata mossa da uno scopo informativo sui nuovi ulteriori tagli e sulle novità della manovra finanziaria attualmente in discussione in Parlamento. Che posto migliore del centro della città e nelle vicinanze del sindacato che dedica “ una quota assai rilevante del nostro impegno” (cit.) ai problemi dei precari.
Vogliamo fare presente al Segretario Generale CISL Scuola Palermo che buona parte degli iscritti alla nostra associazione sono tesserati del suo stesso sindacato. Ma il nostro si chiede per quale motivo i suoi tesserati siano tanto insoddisfatti dell’operato della CISL da manifestare espressamente contro il loro stesso sindacato? Forse perché alle tante richieste di aiuto la CISL ha risposto che non poteva fare nulla?
Ancora. Quando abbiamo fatto cenno alla legge 15/2009 (tradotta per il vasto pubblico “legge Brunetta”)? Forse il salva-precari era in questa legge? O vi si trovava l’accordo MIUR-Regioni? Sulle contrattazioni, ancora, ci riserviamo il diritto di critica, ma non abbiamo denigrato in particolare nessuno! Sullo sciopero del 30 ottobre ci siamo espressi a suo tempo, apprezzando la manifestazione unitaria pur reputandola inutile visto che la legge era stata approvata due giorni prima... chi legge commenta da sé.
Andiamo al salva-precari. Se è vero che è “Un provvedimento di portata indubbiamente limitata” (cit.) perché l’esultanza? Mi distrugge l’idea di pensare che un sì grande ed attrezzato sindacato non abbia avuto idee migliori, magari raccolte dalla folta platea dei suoi iscritti, che però non sono stati mai convocati dallo stesso per ottenere spiegazioni né per esporre i propri dubbi! E mi spiace ricordare al segretario che i dubbi erano tantissimi e la confusione tale da confondere il salva-precari con i progetti regionali. Che poi l’amministrazione regionale tanto ben funzionante in Sicilia non sia stata in grado di adempiere ai suoi doveri... vuol darne la colpa a noi?????
Tutele, dice. Giusto. I lavoratori vanno tutelati. Peccato però che quelli che dovrebbe tutelare sono persino arrivati allo sciopero della fame pur di ottenere tutele. Che però la CISL non ha dato. Di certo si è trattato del gesto estremo di alcuni più disperati di altri, ma comunque tesserati CISL. O esistono tessere di serie A e tessere di serie B?
Ventimila assunzioni nella scuola in due anni. Accidenti che colpaccio! Diecimila in tutt’Italia ogni anno. Quanti sono per regione? E per provincia? E per classe di concorso? Uno? Due? E chi tutelerà le regioni del sud contro lo strapotere della Lega? E soprattutto, dopo queste ventimila, quando mai verranno effettuate le nuove immissioni in ruolo? Chi non rientra tra questi riuscirà mai a crearsi una certezza di vita e di lavoro? Temiamo che dopo questi per almeno dieci anni non ci saranno altri immessi e il comparto scuola, a differenza di altri settori del pubblico impiego, non potrà chiedere più nulla… bella conquista!
Ultimo punto: lo sciopero degli scrutini. Come sempre Palermo 2013 lascia liberi i propri iscritti di aderirvi o meno secondo coscienza. In alcune regioni altri sindacati hanno appoggiato l’iniziativa dei Cobas, indetta su richiesta di un’assemblea di precari priva di bandiere sindacali. Le motivazioni della non adesione ci paiono invece futili... Un disagio recato all’istituzione e alle famiglie? Ma se uno sciopero non comporta dei disagi, a che serve? Se uno sciopero non porta visibilità ai motivi della protesta, quale altro scopo ha? Dare un contentino ai propri tesserati?
Non ci stupisce allora che gli ultimi scioperi proclamati dai singoli sindacati si siano rivelati fallimentari.
Terminiamo questa risposta con una nota più strettamente politica.
Il Segretario definisce Palermo 2013 come “espressione di una forza politica di opposizione” (cit.). A questo punto il nostro dubbio diviene certezza: se noi siamo d’opposizione, la CISL è governativa.
Chiariamoci.
Palermo 2013 è un’associazione che, come si evince dal suo statuto, liberamente consultabile dal blog, nasce come “formazione politica e culturale autonoma”. Sicuramente facciamo politica all’interno di un partito, ma, diversamente da quanto vorrebbero fare credere, non siamo esecutori di ordini impartiti dall’alto o chissà che. Siamo persone che, riconoscendosi nelle idee di un partito, vogliono dare il proprio contributo portando avanti con coerenza e coscienza le idee e le azioni che reputano più idonee a migliorare la città e il paese in cui viviamo. Se questa è demagogia...
A nome di Palermo 2013
Il presidente
Silvia Bisagna
http://palermo2013.wordpress.com/







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