Cercasi tempo pieno....i genitori Etnei si mobilitano.
Data: Sabato, 19 giugno 2010 ore 17:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il Comitato per la tutela del tempo pieno nella scuola primaria della provincia etnea” non si rassegna e lancia la mobilitazione 
COMUNICATO DEL COMITATO PER LA TUTELA DEL TEMPO PIENO NELLA SCUOLA PRIMARIA DELLA PROVINCIA ETNEA.                                                                            
I sottoscritti genitori, costituitisi nel “Comitato per la tutela del tempo pieno nella scuola primaria della provincia etnea”.
"Ritenuto insostenibile quanto sopra esposto e indegna la sperequazione che devono subire le scuole del Sud Italia rispetto a quelle del nord e, nella nostra provincia, le scuole della provincia rispetto a Catania città, i sottoscritti genitori chiedono che vengano assegnate le classi a tempo pieno nelle istituzioni scolastiche che ne hanno fatto richiesta, annunciando fin d’ora che intraprenderanno, a supporto della presente petizione, ogni azione legale ed ogni forma di protesta utili alla tutela del diritto allo studio dei propri figli."

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 I sottoscritti genitori, costituitisi nel “Comitato per la tutela del tempo pieno nella scuola primaria della provincia etnea”
 
•    considerato che il tempo pieno, ove realizzato secondo i criteri normativi (due insegnanti per ogni classe) e non, come sembra stia avvenendo ora, con spezzoni ritagliati a danno delle classi a tempo normale, rappresenta una importantissima opportunità didattica per gli alunni coinvolti;
 
•    considerato che l’attivazione delle classi di tempo pieno è fondamentale per le esigenze dei genitori lavoratori;
 
•    preso atto delle assegnazioni di docenti in organico di diritto che, nel contesto generale di tagli indiscriminati, penalizzano maggiormente alcune zone del territorio nazionale in ordine all’attribuzione di classi a tempo pieno;
 
con la presente richiedono alle l’attivazione delle classi a tempo pieno richieste dalle scuole in organico di diritto, onde non discriminare ingiustamente gli alunni nostri figli.
L’attuale situazione, ingenererà inaccettabili disparità di opportunità formative fra territori dello Stato (è notoria la diffusione del tempo pieno nelle regioni del centro-nord, mentre i territori del meridione sono stati in tal senso sono stati sempre penalizzati), oltre a penalizzare le famiglie di lavoratori del meridione, ancora una volta “figlie di un dio minore”.
In questo quadro di sconfortante sperequazione, appare incomprensibile il criterio di utilizzato dall’USP di Catania per la ripartizione delle poche risorse di tempo pieno fra le scuole etnee. Qui le assegnazioni sono chiaramente sbilanciate a favore di Catania città, penalizzando in modo ingiustificato gli altri grandi e piccoli centri della provincia:
•    Non si è tenuto conto delle richieste di scuole insistenti su territori certificati come zone a rischio;
•    non si è dato seguito alle assegnazioni di classi a tempo pieno effettuate lo scorso anno, cosicché queste resteranno delle “anomalie” nel tessuto dell’organizzazione didattica delle scuole invece che diventare precorritrici di un nuovo modello didattico che altrove ha dimostrato tutti i suoi pregi;
•    non si è data importanza alle richieste di centinaia di genitori, che hanno scelto per i loro figli un modello didattico innovativo e rispondente alle esigenze dei loro nuclei familiari;
non si è tenuto conto della disponibilità degli Enti Locali a impegnare finanziamenti per adeguare strutture ed erogare i servizi di refezione necessari.
 
Ritenuto insostenibile quanto sopra esposto e indegna la sperequazione che devono subire le scuole del Sud Italia rispetto a quelle del nord e, nella nostra provincia, le scuole della provincia rispetto a Catania città, i sottoscritti genitori chiedono che vengano assegnate le classi a tempo pieno nelle istituzioni scolastiche che ne hanno fatto richiesta, annunciando fin d’ora che intraprenderanno, a supporto della presente petizione, ogni azione legale ed ogni forma di protesta utili alla tutela del diritto allo studio dei propri figli.








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