TSSS. Una rete di scuole nazionale fondata dall'ITI COBIANCHI di Verbania
Data: Lunedì, 14 febbraio 2005 ore 15:11:01 CET
Argomento: Rassegna stampa


ITI COBIANCHI - Verbania

Il 10 e 11 febbraio, 60 Istituti Tecnici Industriali di diverse Regioni d’Italia, hanno sottoscritto un accordo di rete che ha per oggetto:
- Attività, ricerca e sviluppo
- Progettazione, realizzazione e valutazione di iniziative di educazione non formale con particolare riferimento alla formazione continua
- Progettazione, realizzazione e valutazione di iniziative di Formazione Tecnica Superiore non universitaria
- Progettazione, realizzazione e valutazione di servizi, con particolare attenzione alle certificazioni tecnologiche

Il progetto che sarà realizzato da reti di scuole in partnariato con ambienti non scolastici quali FAST ( Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche), AICA, FESTO, Bufera &Patners, CNIM ( Comitato Nazionale Italiano Manutenzione) si ispira al 7° Programma Quadro della Comunità Europea.
I punti essenziali del 7° Pq sono:
- Creare poli di eccellenza ossia grosse accademie in cui creare ricerca e sviluppo e aggregazioni di competenze tecnico scientifiche che diventano punti di riferimento
- Lanciare iniziative tecnologiche europee ossia aggregazione di risorse per mantenere la supremazia che gia abbiamo in campo tecnologico
- Stimolare la creatività della ricerca di base
- Attrarre i migliori ricercatori e l’Europa attualmente ha bisogno di ben 700.000 ricercatori in più
- Sviluppare le infrastrutture di ricerca
- Migliorare il coordinamento dei programmi nazionali

Il progetto ispirandosi quindi al 7° Pq si propone di esplorare e sviluppare le prospettive legate alla formazione continua e all’educazione non formale e di mettere a valore l’esperienza congiunta di Scuole Tecniche e ambienti della ricerca e dell’imprenditoria

L’istruzione Tecnica e professionale ha avuto nel passato un ruolo determinante nella creazione di una cultura “tecnica e professionale” concorrendo alla formazione di generazioni di professionisti, di quadri intermedi e dirigenziali in tutti gli ambiti della Tecnica e in tutti i sistemi di produzione di beni e servizi con risultati di notevole ed evidente rilevanza sia a livello nazionale, sia a livello internazionale; oggi l’Istruzione Tecnica non è più i grado da sola di fornire risposte adeguate alle modificazioni presenti nel mondo del lavoro

Le sfide portate dalla rapida evoluzione della società, che solo apparentemente sembrano mettere in crisi la sua capacità nella creazione di una cultura tecnica e professionale, possono invece contribuire a ridisegnare il suo ruolo primario di supporto ai processi di sviluppo complessivo del sistema paese.

Alle origini della situazione attuale sembrano esserci diversi fattori, interni e esterni rispetto alla scuola:
- Lo stato dell’economia del paese e soprattutto del sistema industriale, in forte difficoltà nel sostenere un’adeguata politica di innovazione e sviluppo della competitività, oggi essenziale non solo per la crescita , ma anche per la tenuta del sistema industriale stesso
- Le caratteristiche di rigidità degli attuali indirizzi dell’Istruzione secondaria superiore Tecnica e professionale, che da sola non sembra più adatta a fornire risposte adeguate alle profonde modificazioni in atto nel mondo del lavoro
- L’incertezza derivante da una riforma della scuola superiore che penalizza fortemente l’Istruzione Tecnica

In questo scenario complessivo, l’obiettivo è quello di riflettere su un possibile riposizionamento della Scuola Tecnica, in modo che possa diventare nuovamente una delle leve strategiche per sostenere la crescita e lo sviluppo del sistema paese, operando a sostegno delle scelte e degli strumenti per creare, anche attraverso la valorizzazione ottimale delle risorse la massima competitività.

Tale riposizionamento si può basare su:
- Valorizzazione e messa in evidenza delle risorse professionali delle persone attraverso la costruzione di un portfolio delle competenze spendibili ad ampio spettro e pertanto in grado di assicurare la massima spendibilità a livello globale e non solo locale
- Sviluppo di azioni di cooperazione e formazione volte a facilitare iniziative di ricerca industriale nella scuola Tecnica e sviluppo di iniziative di trasferimento tecnologico allo scopo di :
1. Incentivare la competitività delle aziende, attraverso la qualificazione/riqualificazione del personale, volta a generare nel personale stesso le competenze distintive per sostenere la crescita e lo sviluppo
2. aumentare la competitività del proprio territorio nel suo complesso, come sistema che sappia garantire sviluppo e crescita a tutto il sistema sociale ed economico sul quale sovrintende.
- Competitività nell’offerta formativa attraverso l’attivazione , presso le sedi che sul campo si riveleranno di eccellenza, di percorsi di formazione superiore, formale e non formale, e di percorsi di formazione continua, valorizzati dal rilascio di certificazioni a livello nazionale e internazionale.

Pur guardando con preoccupazione agli aspetti innovativi della riforma, le riflessioni che si vogliono fare prescindono dal nuovo sistema che verrà costruito. La rete TSSS agisce al di fuori del Sistema di Istruzione Secondaria Superiore e non si apre su canali istituzionali.
L’Istituto Tecnico potrebbe in futuro possedere due ambienti: l’Istruzione Secondaria Superiore e un’Agenzia di Servizi i cui compiti saranno:
- Promuovere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica
- Sviluppare formazione continua e non formale
- Rilasciare certificazioni a livello nazionale e internazionale delle competenze acquisite

La rete vuole trasformare i docenti in soggetti che giocano su due tavoli ossia la Scuola secondaria Superiore e la Formazione continua; oggi formazione continua e mercato del lavoro non possono essere più divise.
La rete creerà interazione fra attori pubblici e privati con interessi distinti, ma interdipendenti, che cercano di risolvere problemi di azione collettiva.

In tale contesto è chiaro il riposizionamento della Scuola Tecnica e della sua mission. L’Istruzione tecnica deve 1) individuare il gap attualmente esistente tra mondo del lavoro e scuola, 2) colmare il gap, 3) creare un servizio di formazione continua che rientra nell’educazione non formale che non è rilasciata dal Ministero ma acquista forma se è sostenuta da certificazioni internazionali.

Le principali piattaforme tecnologiche su cui ci si dovrà attivare in futuro sono:
- Idrogeno e celle combustibili
- Nanoelettronica
- Nanomedicina e nanobiotecnologie
- Reattori raffreddati a gas
- Genomica delle piante e biotecnologie
- Disponibilità di acque e igiene
- Fotovoltaico
- Chimica sostenibile
- Benefici sostenibili dalle risorse forestali
- Sviluppo delle zootecnie
- Trasporto su gomma
- Trasporto su rotaia
- Ricerca marittima
- Telecomunicazioni mobili
- Medicina innovativa
- Sistemi integrati intelligenti
- Aeronautica.

Le iniziative previste dalla rete in questo momento faranno riferimento in particolar modo a:
ICT
Automazione e gestione industriale
Energie rinnovabili

Tali attività hanno l’obiettivo di predisporre le scuole della rete ad interpretazioni ad alto livello dei processi innovativi e di riforma.

Verbania 11/02/2005

Prof.ssa Angela Percolla, referente TSS dell'Istituto Tecnico Cannizzaro di Catania




 







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