Il Ddl che sana presidi congelati e ricorrenti: una proposta equa anche se ingiusta.
Data: Venerdì, 18 giugno 2010 ore 18:54:33 CEST Argomento: Opinioni
Una proposta equa anche se ingiusta, perché non toglie i
sospetti sibilati in tanti anni, né corregge un bando di concorso
approssimato e dove delle semplici richieste di sospensiva al Tar hanno
dato titoli e stipendi che a molti non sarebbero aspettati.
Secondo il Ddl presentato da Vicari, Firrarelo e D’Alì, per sanare
questa ingarbugliata vicenda, “i dirigenti scolastici gia'
in servizio dovrebbero sostenere un colloquio sull'esperienza maturata;
per i candidati che hanno frequentato il corso di formazione ed hanno
superato le prove, un colloquio su un progetto elaborato su un
argomento da loro scelto tra quelli che sono stati svolti nel medesimo
corso di formazione.. E, infine, per i candidati che hanno partecipato
alle prove scritte con relativa consegna dell'elaborato e' prevista la
prova orale come previsto dal bando originario. La graduatoria sara'
quindi riformulata con l'inserimento dei candidati che superano le
prove dopo i dirigenti gia' in servizio (che manterranno il diritto
alla sede) e dopo i candidati idonei gia' inseriti nelle graduatorie ad
esaurimento. La graduatoria avra' durata biennale, salvo proroga.”
Ci pare dunque proposta equa perché evita fra l’altro
l’immancabile ricorso anche di uno solo dei presidi congelati che
non superasse la ripetizione scritta del concorso e ci pare equa perché
chiude entrambi gli occhi sul già fatto: chi ha avuto avuto e chi ha
dato ha dato. Bisogna ora solo vedere se questo decreto legge ha
i crismi della costituzionalità, se cioè può scavalcare una sentenza
del Cga. E anche in questo caso crediamo sia sufficiente un
semplice appello da parte di non sapremo chi e tutto potrebbe
ritornare in altro mare. D’altra parte c’è bisogno di tanti
presidi ed è sicuro che il concorso ordinario previsto per questo
autunno slitterà all’anno prossimo, per cui questa sanatoria
appare quasi necessaria. Di sicuro in tempi di leggi ad personam
una leggina come questa sembra quasi una pagliuzza, benché una scuola
in mano a un preside approssimativo è sicuramente un danno
irreparabile per alcune generazioni di studenti e un nutrito numero di
insegnanti, compreso il personale Ata. Tuttavia
purché questa contesa fratricida abbia termine salutiamo con favore la
sanatoria proposta dai tre parlamentari. In ogni caso un dubbio
continuerà ad assalirci fino a quando la materia complessiva non
sarà conclusa: ma proprio tutti tutti i contendenti sono d’accordo?
PASQUALE ALMIRANTE
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org
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