Nuova versione delle Linee guida dei tecnici e dei professionali. I nuovi testi fanno a pugni con i Regolamenti
Data: Venerdì, 18 giugno 2010 ore 08:39:27 CEST Argomento: Rassegna stampa
Nella nuova versione delle Linee guida degli Istituti
Tecnici e degli Istituti Professionali sono state accolte numerose
osservazioni che la FLC CGIL aveva presentato nei giorni scorsi al MIUR
rispetto sia alla prima versione delle Linee guida degli istituti
tecnici che a quella per gli istituti professionali.
In particolare l'ampia Premessa alle Linee Guida dei Tecnici è assai
importante per contenuti e linguaggio utilizzati.
La differenza rispetto alle Indicazioni Nazionali sui Licei appare
ulteriormente accentuata.
In particolare l'ampia
Premessa alle Linee Guida dei Tecnici è assai importante per contenuti
e linguaggio utilizzati.
La differenza rispetto alle Indicazioni Nazionali sui Licei appare
ulteriormente accentuata.
La FLC CGIL apprezza lo sforzo della Commissione che ha lavorato sulle
Linee guida ma conferma il proprio radicale dissenso nei confronti del
riordino della secondaria di II grado del Ministro Gelmini, come già
rilevato nel corso dell’ultimo incontro.
Il dissenso è oggi ancor più accentuato di fronte alla palese
contraddizione tra i contenuti di questa nuova versione delle Linee
guida e l'impianto ordinamentale previsto dai Regolamenti, appena
pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
Il richiamo alla didattica laboratoriale, all'apprendimento per
competenze, agli assi culturali dell'obbligo di istruzione fa a pugni
con la riduzione dei quadri orari e dei laboratori; con i tagli
dell'organico del personale docente e ATA; con le scelte al buio delle
famiglie in occasione delle iscrizioni; con la mancanza di seri e
mirati interventi formativi per i docenti.
Sembra davvero che al Miur ci siano più scuole di pensiero, fra loro
fortemente contradditorie: quella che emerge dalle suddette linee guida
e quella che emerge dai Regolamenti e dai tagli.
Se a tutto aggiungiamo le enormi difficoltà negli istituti
professionali il quadro che emerge è di grandissima ed insostenibile
confusione.
Si abbia il coraggio di riconoscere che con l’anno scolastico 2010/11
si faranno solo tagli.
Tutto il resto è rinviato a data da definire.
Fermarsi è l’unica scelta sensata!
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