COBAS, ABBIAMO BLOCCATO 25 MILA SCRUTINI
Data: Venerd́, 18 giugno 2010 ore 07:46:13 CEST
Argomento: Rassegna stampa


''I dati dello sciopero degli scrutini, indetto dai Cobas, sono sbalorditivi, a testimonianza dell'enorme malcontento per il massacro della scuola pubblica: abbiamo raggiunto i 25 mila scrutini bloccati, con decine di migliaia di scioperanti 'diretti' e decine di migliaia di docenti ed Ata che hanno contribuito alle Casse di Resistenza''. Lo afferma in una nota Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas, annunciando i numeri dello sciopero degli scrutini.
Lo sciopero, spiega Bernocchi, ''ha dilagato soprattutto nel Lazio con (cifre arrotondate al centinaio piu' vicino) 2.700 scrutini bloccati (1.600 a Roma), in Sicilia con 2.400, 1.600 in Emilia-Romagna, 1.500 in Campania e Lombardia, 1.300 in Piemonte e Sardegna, 1.200 in Toscana, 1.100 in Veneto (ASCA)

Lo sciopero, spiega Bernocchi, ''ha dilagato soprattutto nel Lazio con (cifre arrotondate al centinaio piu' vicino) 2.700 scrutini bloccati (1.600 a Roma), in Sicilia con 2.400, 1.600 in Emilia-Romagna, 1.500 in Campania e Lombardia, 1.300 in Piemonte e Sardegna, 1.200 in Toscana, 1.100 in Veneto. Lo sciopero delle attivita' si e' diffuso in tutti gli ordini di scuola, quello degli scrutini ha straripato nelle superiori, dove sono stati fermati quasi 19 mila scrutini. Le classi da scrutinare erano 93 mila e in media gli scrutini erano ''spalmati'' su 6 giorni: dunque, nei due giorni di sciopero si tenevano circa 31 mila scrutini, da cui vanno tolte le classi ''terminali'' non coinvolte: cosicche', abbiamo bloccato circa 19 mila classi su circa 27 mila, con una percentuale del 70%''.

Il movimento di lotta, promosso dai Cobas e dai precari organizzati, chiede che ''si cancellino i 41 mila tagli di posti di lavoro e la Finanziaria-massacro, il blocco degli scatti 'di anzianita'' e dei contratti, il furto delle liquidazioni e l'allungamento dell'eta' pensionabile; e reclama l'assunzione dei precari/e, massicci investimenti nella scuola pubblica, l'annullamento della 'riforma' delle superiori, la restituzione a tutti/e del diritto di assemblea''.

''Solo la ministra dormiente Gelmini - aggiunge Bernocchi - non si e' accorta di niente, e risvegliatasi d'improvviso, ha delirato su 'iniziative isolatissime' accusando centinaia di agenzie di stampa, giornali, TV e radio, che hanno registrato il successo straordinario dello sciopero, di 'complotto' contro il governo''.

La lotta, conclude il portavoce dei Cobas, ''continuera' nei prossimi giorni. Durante gli esami di maturita', invitiamo i colleghi/e coinvolti a esprimere nelle forme piu' varie il sostegno agli obiettivi della protesta. L'Assemblea Nazionale Cobas (19-20 giugno a Roma) decidera' sulle prossime scadenze di lotta quando in Parlamento si discutera' la Finanziaria-massacro e i provvedimenti sanguinosi contro la scuola pubblica e, insieme al movimento dei precari, convochera' al Parlamento, alle Prefetture, agli Uffici Scolastici provinciali e regionali le iniziative piu' opportune per cancellare i tagli e i blocchi''.







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