BrainGate un'interfaccia Macchina-Cervello
Data: Domenica, 13 febbraio 2005 ore 19:56:07 CET
Argomento: Rassegna stampa


Matthew Nagle è infatti la prima cavia umana del neuro-chip chiamato BrainGate e prodotto Cyberkinetics, Massachusetts, dopo 10 anni di ricerche compiute nei laboratori del dipartimento di Neuroscienza della Brown University.

Matthew può così controllare il televisore o giocare col computer, impartendo i comandi direttamente dal pensiero attraverso questo chip di 2 millimetri, che gli è stato impiantato sulla corteccia motoria sopra l'orecchio destro.

BrainGate nasce da un'intuizione: molte persone con disturbi motori emettono dal proprio cervello dei comandi perfettamente integri. BrainGate si occupa quindi di raccogliere i segnali della corteccia motoria, interpretarli e quindi produrre dei segnali di output verso un computer, bypassando i nervi paralizzati che non potrebbero tradurre gli impulsi in movimento.

BrainGate sarà presto testato su altre 4 persone. Insomma, si avvicina sempre più la fanta-cibernetica del film Firefox in cui il pilota militare interpretato da Clint Eastwood comandava il suo aereo spia invisibile con il solo pensiero. Peccato però che proprio l'industria militare sia con molte probabilità uno dei clienti più attenti a tali sperimentazioni. Non è un caso che tra i fondatori della Brown University compaia la Defence Advanced Research Projects Agency (DARPA) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, interessata da anni alle applicazioni militari direttamente collegate con l'interazione tra macchina e cervello.







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