Protesta a Monopoli ( BA)
Data: Mercoledì, 16 giugno 2010 ore 20:51:39 CEST
Argomento: Opinioni


 

Il COLLEGIO DOCENTI dell’ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “GALILEI” di MONOPOLI,

 

 

 

CONSIDERATO il piano dei tagli disposto dal governo Berlusconi per la scuola secondaria superiore che fa seguito a simili operazioni già effettuate nella scuola primaria e secondaria di primo grado;

 

 

CONSIDERATI i mancati finanziamenti che incidono negativamente sul normale funzionamento delle istituzioni scolastiche;

 

 

CONSIDERATA la riduzione di stipendio prevista per i prossimi anni in danno degli operatori della scuola penalizzati più di altre categorie della pubblica amministrazione (il taglio colpisce tutti i docenti in servizio e non solo coloro che nel triennio 2011-2013 maturano lo scatto: è come se per tre anni non si lavorasse);

 

 

ESPRIME vibrata protesta contro:

-          la riduzione del monte ore curriculare, che non riforma ma impoverisce la qualità dell’offerta formativa;

-          le incertezze e i ritardi che hanno accompagnato la definizione degli Obiettivi Specifici di Apprendimento (per i Licei sono cambiati il 25 maggio a libri di testo già adottati);

-          l’aumento degli alunni per classe che isterilisce il rapporto culturale, educativo ed umano tra docente e discente;

-          la riduzione degli insegnanti di sostegno che vanifica i diritti costituzionalmente protetti sia dei disabili che dei normodotati;

-          la riduzione dei posti in organico (130.000 in tre anni) che va a totale carico delle speranze di stabilizzazione dei precari, i quali hanno comunque garantito in passato il regolare svolgimento delle attività didattiche;

-          la mortificazione dunque della scuola di Stato che invece, unitaria sul territorio nazionale, sola può valorizzare le intelligenze dell’Italia.

 

 

RICORDA che il Consiglio d’Europa nella sua recente riunione di Lubiana ha sottolineato l’importanza della scuola nella costruzione di società democratiche e inclusive, invitando i governi dei 47 Stati membri ad impegnarsi per assicurare che la professione dell’insegnamento goda del giusto riconoscimento sociale, commisurato all’importanza del compito da svolgere.

 

 

INVITA l’opinione pubblica e il governo a riflettere sul fatto che una scuola mal gestita e senza investimenti è la tomba delle ambizioni di un Paese.

 

16 giugno 2010







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-21715.html