ALSI - il laureato in Informatica in Italia
Data: Giovedì, 11 aprile 2002 ore 08:59:39 CEST Argomento: Associazioni
www.alsi.it
Dal 1990
è costituita ed opera l'Associazione nazionale dei Laureati in
Scienze dell'informazione ed Informatica. L'Associazione è libera
e al di fuori di ogni schieramento politico o ideologico; è nata con lo scopo di
promuovere la figura del laureato in Scienze dell'Informazione e
di tutelarne la professionalità, di contribuire alla sua crescita culturale e di favorire
lo scambio di esperienze ed idee tra i soci. Tali azioni vengono svolte:
- Promuovendo la creazione ed attuazione di leggi e norme in
materia professionale e l'istituzione dell'Ordine dei Laureati in Scienze
dell'Informazione ed Informatica con l'Albo professionale o, in alternativa, con il REgistro degli Informatici (REI) quale organo di regolamentazione
'riconosciuto' a livello legislativo. (La tutela Professionale)
- Richiamando l'attenzione dell'opinione pubblica, per mezzo di
conferenze e pubblicazioni, sulla funzione del laureato in Scienze dell'Informazione nella
vita economica, sociale ed amministrativa locale. (Attività divulgativa)
- Organizzando convegni e seminari su questioni scientifiche e
tecniche di comune interesse sia per quanti sono impiegati nel settore come dipendenti di
aziende o di Enti, sia per chi svolge atti vità di libero professionista. (Attività formativa)
- Sostenendo i laureati in Scienze dell'Informazione, che
prestano la loro opera presso le amministrazioni pubbliche o private, nelle rivendicazioni
morali ed economiche. (Difesa dei soci)
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I servizi ed i prodotti dell'informatica e delle telecomunicazioni sono strategici per
un Paese industrializzato. La disponibilità di tali servizi e prodotti segue da una
corretta progettazione e pianificazione di adeguate infrastrutture, ma soprattutto, come
in tutti i settori, da una forte attenzione alla risorsa umana. I temi della formazione,
che vanno dallo studio di adeguati percorsi scolastici e universitari, alla corretta
definizione dei diversi profili professionali, alla creazione di opportuni meccanismi che
offrano una continua possibilità di aggiornamento e riqualificazione, dovrebbero quindi
costituire la preoccupazione centrale di chi, legislatore o amministratore, si trova a
dover decidere indirizzi politici e programmi operativi. In Italia la situazione
dell'Informatica non sembra rientrare nelle preoccupazioni principali del mondo politico:
la stessa legislazione italiana è stata da sempre fra le meno pronte in Europa ad
affrontare e recepire i diversi e fondamentali temi connessi con l'utilizzo delle nuove
tecnologie. In particolare, per arrivare alla figura del Laureato in Scienze
dell'Informazione, esiste dal 1969 il Corso di Laurea in Scienze dell'Informazione,
attivato per la prima volta presso l'Università di Pisa. Da allora sono divenute
numerosissime in Italia le Sedi di un Corso di Laurea in Scienze dell'Informazione (ora
diventato Informatica), e sono oltre quindicimila i laureati. Nel frattempo si è
insegnato e studiato informatica prima presso i Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica
ad indirizzo Informatico e successivamente in Ingegneria Informatica. Sono poi stati
istituiti i Diplomi di Laurea ("laurea breve") sia accanto al Corso di Laurea in
Informatica) sia presso la Facoltà di Ingegneria. Eppure nulla è stato fatto per
delineare e caratterizzare le diverse figure professionali "pensate" (ci si
augura) nel momento in cui si è ritenuto di istituire i nuovi percorsi formativi. È
proprio all'interno di questa situazione estremamente variegata e pochissimo
regolamentata, che è nata, per alcuni gruppi di Laureati in Scienze dell'Informazione,
l'esigenza di vedersi, parlarsi, ed infine associarsi, per contribuire allo studio ed alla
definizione delle problematiche sopra accennate.
L'ALSI (Associazione Laureati in Scienze dell'Informazione) si costituisce ufficialmente a
Udine, sede di uno dei primi Corsi di Laurea istituiti in Italia, con atto notarile in
data 18 giugno 1990. Dopo aver operato per un primo periodo in ambito esclusivamente
locale, l'ALSI, conscia che le finalità perseguite potranno essere raggiunte solo
disponendo di un seguito adeguato sull'intero territorio nazionale, ha ben presto cercato
di coagulare attorno a sè iniziative analoghe sviluppatesi in altre zone d'Italia, fino a
giungere alla nuova ALSI (Associazione nazionale Laureati in Scienze dell'informazione ed
Informatica) attuale.
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Il Laureato in Scienze dell'Informazione risulta ad oggi impiegato con ruoli
diversificati presso aziende pubbliche e private, riconducibili a diverse figure
professionali:
- SISTEMISTA: possiede competenze tecniche orientate all'architettura dei sistemi di
elaborazione ed all'organizzazione del software di base ed alle reti di calcolatori;
- PROGETTISTA / ANALISTA: si occupa di sviluppo ed integrazione di risorse hardware e
software; effettua l'analisi dei problemi e progetta l'adattamento di soluzioni tipiche a
problemi specifici;
- FUNZIONARIO COMMERCIALE: svolge attività di supporto alla vendita di prodotti hardware
e software; guida ed assiste i clienti, svolge attività di consulenza organizzativa;
- ISTRUTTORE / FORMATORE: opera presso scuole pubbliche e private; si occupa di
addestramento nelle aziende;
- RICERCATORE / DOCENTE: compie attività di ricerca in ambito universitario;
- RESPONSABILE DI SISTEMI INFORMATIVI: è responsabile di attività di elaborazione dati;
si occupa di controllo, coordinamento e pianificazione di risorse umane e tecnologiche.
Purtroppo è prassi comune identificare in questi ruoli persone con formazione anche
assai diversa da quella fornita dal Corso di Laurea in Scienze dell'Informazione. Ciò è
dovuto ad una scarsa conoscenza dell'effettiva professionalità raggiunta attraverso un
curriculum di studi così specifico ed incentrato sulle materie informatiche. Uno degli
obiettivi dell'ALSI è quindi quello di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica,
del mondo del lavoro e del mondo accademico ed universitario sul ruolo del Laureato in
Scienze dell'Informazione nella società odierna, onde evitare pericolose situazioni di
dequalificazione del lavoro svolto dal laureato. Le figure professionali principali sopra
elencate sono purtroppo affiancate da un gran numero di profili misti e difficilmente
definibili, in cui confluiscono laureati e diplomati dalle più svariate formazioni
scolastiche ed esperienze lavorative. In uno stato di tale confusione la professionalità
risulta dispersa, e riesce ancora più difficile individuare parametri di garanzia e di
qualità per il mercato. L'ALSI propone quindi il raggiungimento di una definizione
globale ed univoca delle figure professionali nel settore informatico in Italia,
congiuntamente alla regolamentazione all'accesso a tali professioni, che dovrà essere
riservato a persone che presentino requisiti specifici e curriculum formativi universitari
ben definiti.
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La definizione globale ed univoca delle figure professionali nel settore informatico, e
la regolamentazione dell'accesso a tali professioni mediante l'istituzione di un Albo,
sono stati da sempre il principale obiettivo dell'Associazione. Tale obiettivo, già
ampiamente discusso durante l'assemblea costitutiva, è stato sollecitato e riproposto dai
soci in ogni occasione, impegnando così il Consiglio Direttivo a compiere tutti i passi
che potessero risultare utili nella direzione indicatagli. Il gruppo di lavoro a suo tempo
creatosi ha elaborato un programma a medio/lungo termine con cui affrontare tramite passi
successivi i diversi aspetti del problema. In particolare sono stati ritenuti prioritari
l'apertura di un dibattito fra i soci e lo studio comparativo della documentazione
raccolta, che chiarissero quali dovevano essere le figure professionali da tutelare nel
settore informatico e quali fossero le modalità per farlo, consentendo così la
elaborazione di un progetto di legge completo e compatibile con le finalità
dell'Associazione, ma anche con la realtà del mondo del lavoro nel quale si dovrà
inserire. La definizione delle figure professionali Nel settore informatico, come in tutti
i settori produttivi, sono oggi richieste competenze e specificità estremamente
diversificate.
Dopo una fase iniziale nella quale l'ALSI si è mossa da sola nel tentativo di
promuovere una regolamentazione del settore, attualmente l'azione dell'ALSI è inserita
nel più vasto quadro delle attività del CININFO, coordinamento che raggruppa le maggiori
associazioni del settore informatico, della Consulta delle Associazioni delle Professioni
non regolamentate del CNEL - di cui l'ALSI fa parte dalla fine del 1997 - e del CEPIS
(Council of Professional Informatics Societies), in cui l'ALSI è uno dei rappresentanti
degli informatici italiani. Obiettivo principale del CEPIS, organizzazione nella quale
sono rappresentati tutti i Paesi CEE, è la elaborazione di un'unica opinione
rappresentativa degli informatici europei, con particolare riferimento:
- alla promozione degli interessi comuni degli informatici europei,
- alla tutela dei loro diritti di libera circolazione in Europa e di stabilirsi nei paesi
CEE,
- al mutuo riconoscimento delle qualificazioni professionali,
- al coordinamento ed armonizzazione delle leggi e delle regole che riguardano la
professione informatica.
Al di là degli enunciati di principio, e questa è l'effettiva novità della sua
proposta, il CEPIS ha elaborato un modello concreto di classificazione delle competenze
informatiche, completo di requisiti di ammissione (in termini di titolo di studio e di
esperienza maturata) per ognuno dei livelli individuati, di regole di passaggio ai livelli
successivi, e di descrizione dei percorsi formativi obbligatori propri di ogni livello.
Come risultato del proprio lavoro il CEPIS ha prodotto un documento, denominato EISS
(European Informatics Skill Structure), che l'ALSI ha scelto di far proprio nella
definizione delle figure professionali riportate come riferimento all'interno della
propria proposta di legge.
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Se dal punto di vista legale il riconoscimento e la tutela della professione verranno
facilitati dalla istituzione dell'Ordine degli Informatici e dei relativi Albi, lo stesso
obiettivo deve essere anche perseguito diffondendo presso l'opinione pubblica le ragioni e
le finalità che muovono l'associazione. In tal modo l'opinione pubblica stessa verrà
preparata a riconoscere ed avvicinare con fiducia quella nuova figura professionale che
dovrà essere il risultato dell'iter legislativo attivato.
Questa attività "divulgativa", di cui è sempre risultata chiara
l'importanza, è stata affrontata dall'ALSI con molteplici iniziative e azioni
diversificate.
Sono state così organizzate Conferenze Pubbliche di interesse generale, utilizzando
l'informatica come spunto per affrontare problemi di tipo culturale o sociale, è stata
promossa la partecipazione diretta dell'associazione a Fiere Espositive del settore, si è
informata l'opinione pubblica attraverso giornali, riviste, radio e
telvisione.
Sono state poi avviate numerose iniziative a carattere di volontariato (Progetto EVA -
Education Volontari Alsi) che nelle diverse sedi hanno condotto alla realizzazione di
corsi per ragazzi disadattati ed handicappati, di reti civiche, di promozione di cultura
informatica e telematica attraverso la collaborazione con Enti pubblici e privati.
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Che il settore dell'informatica produca a ritmi ossessivi tecnologie sempre più
innovative e sofisticate, è cosa nota anche ai non addetti del settore, essendo ormai
tutti coinvolti, più o meno direttamente, dall'utilizzo di prodotti informatici.
È forse meno noto che anche dal punto di vista della teoria e della ricerca di base,
l'informatica è una scienza estremamente giovane, nata agli effetti pratici verso la
metà di questo secolo, quando la tecnologia disponibile ha iniziato a supportare le
elaborazioni teoriche sviluppate. Intere branche della disciplina informatica vengono oggi
affrontate per la prima volta, o sono ancora in attesa di essere sistematizzate ed
indagate, presso gli ambienti di ricerca accademica o presso i laboratori delle grandi
società multinazionali.
I veloci progressi di tali studi si traducono in tempi rapidissimi in nuovi concetti,
in nuovi prodotti ed in nuove applicazioni commerciali, sia nel settore dell'hardware che
in quello del software (senza tralasciare il campo delle telecomunicazioni, che date anche
le sue enormi potenzialità future, rivendica ormai una propria autonomia). Il
professionista informatico si trova quindi a dover affrontare ogni giorno il problema
dell'aggiornamento professionale, la cui carenza lo escluderebbe dal mercato in brevissimo
tempo.
L'offerta qualificata di "formazione" è limitata in Italia a iniziative di
tipo accademico, organizzate dalle Università ma generalmente non note o non accessibili
ai potenziali interessati, o ad iniziative di carattere commerciale, spesso molto ben
pubblicizzate, ma fuori dalla portata dei più per motivi economici o logistici.
Escludendo i pochi fortunati che operano presso le grandi aziende, o presso enti statali o
parastatali, presso i quali è ancora possibile frequentare qualche settimana all'anno di
corsi e seminari, le occasioni di crescita ed aggiornamento professionale sono per tutti
gli altri generalmente inesistenti o per lo meno inadeguate.
Tutto ciò si scontra con quanto la nostra Associazione vuole perseguire: se da una
parte infatti essa richiede l'istituzione di un Ordine che qualifichi i suoi iscritti e ne
garantisca la professionalità, dall'altra deve cercare le strade ed i mezzi che
assicurino a chi apparterrà all'Ordine il mantenimento nel tempo di quelle competenze che
sono state verificate al momento dell'iscrizione. In questa direzione l'ALSI ha operato da
sempre, ma dovranno essere approntati strumenti operativi e legislativi che consentano di
trasformare un'attività discontinua e geograficamente limitata, in strutture di
formazione permanente. Tali iniziative dovranno essere diffuse sul territorio, sul modello
degli "adults educations" americani e potrebbero essere ad esempio coordinate
presso la sede provinciale dell'Ordine, in collaborazione con università ed imprese o
strutture private.
Come detto, l'ALSI ha già prodotto durante gli scorsi anni numerose iniziative
concrete sui temi della formazione del laureato, coinvolgendo in effetti proprio le
Università ed enti privati. Attualmente notevoli sforzi sono rivolti all'intensificazione
delle collaborazioni con il GRIN, l'associazione di tutti i docenti e ricercatori di
Informatica, al fine di realizzare assieme quel progetto di formazione ricorrente che i
nostri soci reputano essenziale per la loro continua crescita culturale e professionale.
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Oltre a proporre in prima persona
la regolamentazione del settore informatico, l'ALSI ha difeso con le
modalità di volta in volta ritenute più opportune i soci che hanno
segnalato discriminazioni operate da Enti pubblici o privati nei loro
confronti o, più in generale, della categoria dei laureati in Scienze
dell'Informazione ed Informatica. Sono stati condotti nei diversi casi
ricorsi al TAR ed al Capo dello Stato nonchè diverse interrogazioni
parlamentari.
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