Le leggi non si cambiano a “ Porta a porta “
Data: Lunedì, 14 giugno 2010 ore 06:28:08 CEST Argomento: Opinioni
Le leggi non si cambiano a “ Porta a porta “
di Gennaro Capodanno
L’intervento del ministro Gelmini nella puntata di “Porta a porta”
dell’ 8 giugno scorso, sta creando non poche perplessità e difficoltà
nei consigli di classe impegnati in questi giorni nelle valutazioni di
fine anno per l’ammissione degli allievi ai prossimi esami di maturità.
Eppure il quadro normativo è molto chiaro. Difatti il DPR n. 122 del 22
giugno 2009, così come richiamato anche nella più recente OM n. 44 del
5 maggio 2010, recita all’art. 6, comma 1: “ Gli alunni che, nello
scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi
in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto
di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di
Stato “. Dunque stando alla norma basta un’insufficienza in una sola
materia, un cinque per intenderci, per la non ammissione, partendo da
due presupposti fondamentali: che “ la valutazione degli alunni
in sede di scrutinio finale è effettuata dal consiglio di classe “,
quindi che si tratta comunque di una decisione collegiale; e che “ le
deliberazioni del Consiglio di classe di non ammissione all’esame
devono essere puntualmente motivate “, come si precisa in due passaggi
della già richiamata ordinanza. Alla luce di quanto sopra non si
comprende da dove trae spunto la dichiarazione rilasciata dal ministro
che con un cinque non si boccia nessuno, rilevando, però, che con tale
assunto si è configurata una vera e propria “ invasione di campo”, la
quale, peraltro, va proprio in direzione opposta al concetto sancito
dall’ art. 1, comma 2 del D.P.R. n.122/2009, laddove si afferma che “
la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della
funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale
“. Autonomia che, nel rispetto delle leggi dello Stato, non deve essere
intaccata neppure dalle esternazioni ministeriali.
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