Penalizzazioni solo per il personale della scuola?E il personale reagisca, disobbedendo.
Data: Domenica, 13 giugno 2010 ore 11:27:33 CEST
Argomento: Opinioni


Forse bisognerebbe passare alla disobbedienza civile, se gli scioperi, i blocchi degli scrutini, le manifestazioni non porteranno alla modifica della finanziaria. Con ogni probabilità gli insegnanti e il personale della scuola dovrebbero prendere anche questa strada e i sindacati dare tutto il supporto legale necessario e come ultima ratio. I dati che stanno fornendo Tuttoscuola e i sindacati  non danno spazio ad altra protesta di meglio visibilità di disagio, dal momento che il blocco, e non il suo congelamento, del gradone  stipendiale vale solo per i professori e gli Ata, come i mancati aumenti contrattuali che si ripercuoteranno insieme  nell’arco della intera  carriera, compreso lo slittamento di un anno per ottenere la pensione nonostante i 40 anni di contributi.
E allora, si rifiuti l’incarico di coordinatore, di segretario, delle funzioni obiettivo, di responsabile di laboratorio e perfino di vice preside e si faccia solo didattica e i servizi di legge: interrogazioni e spiegazioni. Tutto il resto che non ricade negli obblighi istituzionali lo si rifiuti. Uguale posizione dovrebbero prendere i presidi, ponendosi non come controparte ma come parte della parte che è così mazziata dal Governo. Le famiglie? Capiranno e se non lo capiscono si spieghi  la condizione in cui i professori versano e le penalizzazioni previste solo e solamente per loro. Dice Tuttoscula :” Come abbiamo ampiamente illustrato nelle nostre precedenti notizie, quei tre anni di mancato contratto vengono anche completamente sterilizzati - solo per la scuola - con effetti permanenti. Per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono  utili  ai fini della maturazione delle posizioni  stipendiali  e  dei  relativi incrementi  economici  previsti   dalle   disposizioni   contrattuali vigenti. (art. 9, comma 23, decreto legge 31 maggio 2010 n. 78).Il triennio 2010-2012 viene cancellato dalla carriera che in questo viene rallentato di un equivalente periodo di tempo. La struttura della progressione stipendiale viene modificata per sempre, ritardando i passaggi di gradone di tre anni.”  Se dunque l’accanimento è solo contro i lavoratori della scuola non si capisce perché questi debbano ancore essere il pilastro portante della istruzione e debbano ancora  caricarsi di compiti e fardelli che non sono nemmeno riconosciuti né a livello morale, né professionale, né economico, né di qualsivoglia gratifica. Non è il classico “do ut des” ma il riappropriarsi della propria dignità non solo di lavoratori ma anche di professionisti della cultura. Li si accusa di avere troppe vacanze: si prendano tutte quelle che è possibile prendere? Di poco lavoro? Se ne faccia il meno possibile, tanto il giudizio sarà sempre negativo. E dire che una volta un ministro della Istruzione, De Mauro, pianse in Tv pensando ai docenti morti di fame: ora si sta togliendo loro direttamente il pane di bocca, ma solamente a loro.
Pasquale Almirante









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