Immigrazione, Gelmini: Con Accordo Integrazione ruolo centrale alla scuola
Data: Sabato, 12 giugno 2010 ore 12:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
“L’Accordo di Integrazione approvato oggi dal Consiglio dei
Ministri riconosce alla scuola e all’istruzione un ruolo centrale. Il
provvedimento stabilisce che ogni cittadino straniero tra i 16 e i 65
anni che presenti per la prima volta la richiesta di permesso di
soggiorno sottoscriva un accordo che lo impegna ad imparare l’Italiano,
ad apprendere i principi fondamentali della Costituzione e a mandare i
figli a scuola. L’accordo quindi non si applica ai minori di 16 anni,
poiché per loro è già in vigore l’obbligo d’istruzione. Il progetto
dunque stabilisce l’esclusiva competenza della scuola per
l’integrazione dei ragazzi stranieri, legando la possibilità di
risiedere nel nostro Paese e richiedere il permesso di soggiorno a
precisi doveri a cui adempiere, tra i quali conoscere la lingua e
garantire l’istruzione scolastica ai propri figli.
Ufficio Stampa
Immigrazione, Gelmini: Con Accordo Integrazione ruolo
centrale alla scuola
“L’Accordo di Integrazione approvato oggi dal Consiglio dei Ministri
riconosce alla scuola e all’istruzione un ruolo centrale. Il
provvedimento stabilisce che ogni cittadino straniero tra i 16 e i 65
anni che presenti per la prima volta la richiesta di permesso di
soggiorno sottoscriva un accordo che lo impegna ad imparare l’Italiano,
ad apprendere i principi fondamentali della Costituzione e a mandare i
figli a scuola. L’accordo quindi non si applica ai minori di 16 anni,
poiché per loro è già in vigore l’obbligo d’istruzione. Il progetto
dunque stabilisce l’esclusiva competenza della scuola per
l’integrazione dei ragazzi stranieri, legando la possibilità di
risiedere nel nostro Paese e richiedere il permesso di soggiorno a
precisi doveri a cui adempiere, tra i quali conoscere la lingua e
garantire l’istruzione scolastica ai propri figli.
Si tratta di misure estremamente efficaci che mettono al centro
l’educazione, perché non c’è vera integrazione senza istruzione e
conoscenza. Un fenomeno complesso come l’immigrazione può essere
affrontato solo in questo modo, lasciando da parte gli approcci
ideologici e quel buonismo inutile che già tanti danni ha provocato
all’Italia. Il governo ancora una volta ha scelto la via della
concretezza per rispondere alle esigenze dei cittadini e trasformare
l’immigrazione in un’opportunità positiva per il nostro Paese”.
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