Il Piemonte e la scuola federalista del futuro
Data: Sabato, 12 giugno 2010 ore 10:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Non sono ancora trascorsi tre mesi dacché la Lega ha strappato il Piemonte al governatore del centro-sinistra Mercedes Bresso, che già si va profilando la futura scuola federalista così come la immaginano gli uomini di Umberto Bossi. Sul tavolo ci sono 10 milioni di euro destinati  all’assunzione di insegnanti, che siano anche - e qui sta la novità - piemontesi. La proposta arriva dall’assessore all’Istruzione della Regione Alberto Cirio, contro il quale è scattata, scontata, l’accusa di antimeridionalismo e nuovo razzismo. Lo abbiamo intervistato. (da Panorama)

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Ma davvero lei pensa che tutti gli altri, meridionali in testa, siano così inadatti all’insegnamento?
Assolutamente no, ma non è questo il problema. Noi abbiamo una regione con centinaia di comuni montani e pensiamo che in queste aree, dove la scuola è anche un luogo in cui si riconosce l’identità di un’intera comunità, la Regione Piemonte debba intervenire con risorse proprie. Per cui vorremmo utilizzare i 10 milioni di euro versati dai cittadini piemontesi per assumere personale scolastico  per salvaguardare l’istruzione in queste realtà marginali
Al momento nella scuola pubblica le assunzioni dirette da parte della Regione non si possono fare. Che cos’è la sua proposta, una provocazione politica?
Io non ho detto che lo faccio. Ho detto che ho dato mandato ai nostri uffici di valutare tutti gli strumenti legittimi finalizzati a introdurre una sorta di privilegio per i residenti in Piemonte. Se poi mi si dimostrerà che non è possibile farlo, perché la legge non lo permette, vorrà dire che non verrà fatto. Ciò non toglie che rimane il principio che noi difendiamo
La scuola leghista, titolano alcuni giornali…
Primo io non sono della Lega, ma del Pdl. Il problema è un altro: il centro-destra vince in Piemonte e attuiamo il federalismo, il che è diverso. Perché vuol dire anche che se la Regione Piemonte è virtuosa le scuole se le paga, e visto che se le paga potrà mandarci gli insegnanti che vuole, o no?
Con i tagli alla scuola previsti dalla manovra sarà difficile essere virtuosi…
Noi li chiamiamo “economia” e non tagli. Bisogna saper risparmiare da altre parti come ha fatto il presidente Cota che ha scelto 12 assessori e non 14. Su sua proposta, poi, ci siamo ridotti subito lo stipendio del 5% e speriamo che questo ci serva a rimanere sulla strada del risparmio
Mi spiega dove avete trovato questi 10 milioni di euro visto che ne sono stati già tagliati 8 destinati agli insegnanti di sostegno?
Non è vero quello che lei dice. Perché quegli 8 milioni che il centrosinistra aveva speso nel 2009 per gli insegnanti di sostegno, quest’anno sono quei 10 milioni di cui parliamo e che serviranno anche agli insegnanti di sostegno
Non c’è il rischio che in futuro deciderete di fare scuole solo con alunni piemontesi da almeno sette generazioni?
Ma ci mancherebbe! Ribadisco che non si tratta di misure a favore dei piemontesi di origine, ma di chi vive e risiede in Piemonte indipendentemente da dove è nato. Si figuri: io mi chiamo Cirio!
Una curiosità: lei le scuole dove le ha fatte?
A Torino, dove sono nato
Alcuni esponenti della Lega, a partire dal figlio del Senatur, Renzo Bossi, hanno detto che non tiferanno Italia ai mondiali. Lei che farà?
Io sono assessore allo sport del Piemonte. La mia regione ha ospitato il ritiro pre-mondiale della Nazionale e non c’è dubbio che tiferò Italia in prima persona







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