ANNULLATO IL DOPPIO PUNTEGGIO PER LE SCUOLE DI MONTAGNA
Data: Venerdì, 11 febbraio 2005 ore 06:35:00 CET
Argomento: Normativa Utile


Annullato il doppio punteggio. UN'INSEGNANTE GELESE VINCE IL RICORSO E HA IL POSTO. 'Mussomeli non è una sede svantaggiata'. 9 febbraio 2005 da www.lasicilia.it La vicenda non interessa solo la prof. Biundo ma avrà effetti anche sui tanti precari in servizio a Mussomeli. Per il Cga, ma ancor prima per il Ministero all'Istruzione, Mussomeli non ha le caratteristiche di legge per i godere i benefici dei Comuni montani in cui ogni anno di servizio vale il doppio. La storia inizia ad agosto quando Emamuela Biundo ottava nelle graduatorie provvisorie dei docenti di lettere pensa di avere in tasca l'immissione in ruolo. I posti disponibili sono otto. Venti giorni dopo si vede scalzata da una collega che ha lavorato l'anno prima a Mussomeli ed alla quale ,nelle graduatorie definitive, il Csa ha attribuito il doppio punteggio. Da allora è iniziata la battaglia della prof.ssa Biundo: telefonate e contatti costanti con il Ministero dell'Istruzione e delle Politiche Agricole per capire in base a quale legge il Csa ha assegnato ai prof di Mussomeli il superpunteggio, un incontro con il direttore regionale all'Istruzione, lettere, ricerche su Internet di leggi, normative, interrogazioni parlamentari. A Roma verbalmente le dicono che ha ragione, che Mussomeli è nell'elenco dei comuni parzialmente montani mentre il doppio punteggio va solo a quelli montani, che nessuna autorizzazione in tal senso è stata inviata al Csa di Caltanissetta. E allora perché ques'eccezione per Mussomeli? Cosa c'è sotto? Nessuno le risponde, la Biundo sbatte su un muro di gomma. Con l'avv. Nadia Spallitta, la prof. gelese raccoglie atti, carte, prove per dimostrare di essere vittima di un'ingiustizia. Si rivolge al Tar chiedendo l'annullamento della graduatoria che la riguarda ed anche il disconoscimento della supervalutazione del punteggio ai docenti in servizio a Mussomeli. Per due volte non ci riesce. Il Tar le nega la sospensiva mentre fissa al 9 marzo 2005 l'udienza di merito. Ma lei e l'avvocato vanno più in alto e chiedono al Cga di annullare i provvedimenti del Tar. Mentre attende l'udienza la Biundo ha finalmente il 9 dicembre 2004 un incontro con il dirigente Csa dott. Gruttadauria che si impegna a chiedere una nota scritta al Ministero. Il 25 gennaio scorso il Miur invia al Csa una nota di questo tenore: «Il legislatore ha previsto come prima condizione per il superpunteggio che il Comune interessato sia classificato come montano. L'eventuale allargamento del beneficio ai Comuni parzialmente di montagna può essere ritenuto quale una palese ed ingiustificata violazione di legge. Per estenderlo ai Comuni parzialmente montani ci vuole un nuovo intervento del legislatore». La Biundo ha ragione. Il 3 febbraio l'udienza al Cga ed ieri il verdetto favorevole. «Il Cga - dice l'avv. Spallitta - ha sospeso la graduatoria del Csa di Caltanissetta, accogliendo il nostro principio che ai docenti di Mussomeli non spetta il doppio punteggio, disponendo il reintegro della prof.ssa Biundo alla posizione utile per l'immissione in ruolo. E' una decisione forte e coraggiosa. Noi abbiamo lottato a lungo per l'affermazione di un principio di legalità che veniva calpestato perché il Csa illegittimamente ed in assenza di norme di legge ha attribuito quel doppio punteggio ai docenti. Non riusciamo ancora a capire perché di fronte a precise indicazioni del Ministero, il Csa si sia ostinato a disattenderle». «Questa battaglia l'ho condotta da sola- racconta la prof. Biundo - nella totale disperazione, sopportando le critiche, l'incredulità dei colleghi verso la voglia di avere giustizia. Sono stata sostenuta dalla fede nei principi di legalità ed ho trovato la massima disponibilità nel Ministero dell'Istruzione che ha sempre risposto ai miei quesiti. Mi rammarica il fatto che questo mio calvario poteva chiudersi già a settembre ma al Csa non mi hanno ricevuta. Tante volte ho pensato di mollare questa lotta contro i giganti, contro fatti strani, comportamenti inspiegabili. Ma mi sono sempre detta che la giustizia esiste». M.C.G.





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