Uil Scuola: la manovra non si limita ai tre anni ma è strutturale
Data: Venerdì, 11 giugno 2010 ore 12:01:38 CEST Argomento: Rassegna stampa
Di Menna: l’effetto
calcolato dall’Economia è di risparmi per 37 anni
E’ inaccettabile, l’articolo va soppresso Intanto in Germania con una manovra da 80
miliardi, nessun taglio per la scuola e investimenti per 12 miliardi.
Si avranno effetti per 37 anni dalle disposizioni contenute nella
manovra per il personale della scuola. Il
blocco dei passaggi stipendiali previsto dalla manovra finanziaria (per
il triennio 2010-2012 non viene riconosciuta giuridicamente l’anzianità
di servizio maturata) comporterebbe per tutto il personale in servizio
“lo slittamento di tre anni nella classe stipendiale successiva” con
ripercussioni che si determinerebbero fino al 2050.
“Si determinerebbero nell’arco di 37 anni, a decorrere dall’anno 2011,
economie di spesa conseguenti allo slittamento dei tre anni” – si legge
nella relazione tecnica allegata al decreto sulla manovra – “le
economie stimate, scaturenti dallo sviluppo dei conseguenti effetti
finanziari sull’intero arco temporale contrattualmente definito
risulterebbero pari a 18.720 milioni di euro fino al trienno 2048-2050”
E’ questo uno dei passaggi della relazione del segretario generale
della Uil Scuola, Massimo Di Menna, nel corso della direzione della Uil
Scuola che si è conclusa oggi a Roma.
L’altro elemento sottolineato durante la direzione è che le risorse (
30% dei risparmi) non sono finalizzate alla valorizzazione del
personale ma alle spese di funzionamento delle scuole e alle LSU.
E’ vero che è una manovra necessaria, definita a livello europeo ma –
ha ribadito Di Menna - in altri Paesi europei, ad esempio in Germania,
dove la manovra da 80 miliardi di euro copre quattro anni, il
cancelliere Angela Merkel ha sottolineato, presentando i dettagli della
manovra che “l’istruzione e la ricerca sono i pilastri per la futura
sostenibilità della nostra società”. E ha aggiunto: “So che da più
parti si dice che la Germania dovrebbe fare di più per stimolare la
domanda ma anche dando i soldi all’istruzione si aiuta questo paese”.
Nessun taglio dunque, nella manovra tedesca, per ricerca, sviluppo e
istruzione ma – ha messo in evidenza il segretario della Uil Scuola -
al contrario, investimenti per 12 miliardi di euro nel quadriennio.
Quello che la manovra triennale del governo italiano – puntualizza Di
Menna - chiede al personale della scuola, invece, è un triplo balzello:
blocco del contratto, blocco degli aumenti per anzianità, riduzione
permanente della retribuzione con conseguenze sul trattamento
pensionistico.
Si tratta di una ‘doppia manovra’ insostenibile – si legge nel
documento della direzione della Uil Scuola – che ha confermato il forte
impegno del sindacato per contrastare tali misure con la manifestazione
nazionale del 15 giugno a Roma, con iniziative di protesta a livello
territoriale e con una mobilitazione dei lavoratori della scuola perché
in Parlamento il testo della manovra venga cambiato.
La direzione Uil Scuola, nel confermare l’importanza della
manifestazione del prossimo 15 giugno ha messo in evidenza le proposte
formulate dalla Uil nel corso dell’audizione alla commissione Bilancio
del Senato che per la scuola prevedono di “sopprimere le norme che,
nell’ambito del pubblico impiego, penalizzano ulteriormente i
lavoratori della scuola e della ricerca.”
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