da Professione Insegnante
Esprimiamo la nostra indignazione di Marino Bocchi
Insultare il presidente americano Obama non e' un reato. E' libera
espressione del dissenso. Scrivere su una cancellata di una scuola che
servono piu' posti a tempo pieno, e' invece ritenuta un'offesa al
Governo e alla Gelmini. Sulla base di quale norma di legge o articolo
costituzionale, non e' dato sapere. Ed evidentemente per la preside di
Calenzano, che ha diramato per circolare l'assoluto divieto di
appendere cartelli per "non dequalificare la figura del ministro della
pubblica istruzione", si tratta di un particolare trascurabile. La
fonte del diritto essendo diventata la volonta' del Capo, e dei
sotto-capi,capetti e sotto-capetti che ogni giorno la traducono in
circolari, dichiarazioni, ammonimenti. Questo grave episodio non solo
ci riguarda come docenti o genitori ma ancor prima come cittadini di
uno Stato che sta lentamente scrivolando verso la deriva di un regime
autoritario e populista sempre piu' insofferente alla critiche. E i
tanti che non vogliono vedere, per vilta' e opportunismo, faranno bene
ad aprire gli occhi. Liberta' va cercando, ch’e'si' cara, come sa chi
per lei vita rifiuta....Tanti la liberta' l'hanno cercata, sacrificando
spesso le loro vite per vederla finalmente riconosciuta nella legge
fondamentale della Repubblica italiana. Ma oggi temo che non siano pochi
coloro che non sanno o fingono di non sapere che la stiamo perdendo. E
non solo per colpa di Berlusconi, il quale, come ha detto stamattina
Emma Bonino nell'intervista al Piccolo di Trieste, del nostro
disfacimento non e' la causa, e' solo un "prodotto avariato". Le
radici del nostro disfacimento affondano nelle tante possibilita'
interrotte che la Costituzione ci aveva spalancato e che decenni di
trasformismo, malaffare, cinico attaccamento al potere, difesa degli
interessi particolari, uso improprio e spesso criminale degli
organismi statuali, hanno soffocato. Non ci sono alternative. Piaccia
o non piaccia siamo arrivati a quel punto della storia in cui bisogna
scegliere. Aut-Aut. O il servilismo, che ci condurra' alla catastrofe,
o la ripresa nelle nostre mani del nostro destino, il ritorno a quelle
possibilita' interrotte per condurle finalmente a compimento. Ma non
ci si puo' sperare con questa sinistra. Come ha detto recentemente
Paolo Villaggio, neo collaboratore de L'Unita', "Questi avanzi del Pci
vanno rinnovati tutti. D’Alema è bravo come velista, no?”.
Marino Bocchi