Scuola, una proposta per dare certezze ai precari
Data: Giovedì, 10 febbraio 2005 ore 19:37:03 CET
Argomento: Rassegna stampa


Senza prima aver assunto tutti i precari italiani non si potrà del resto mandare a pieno regime né la riforma del reclutamento né attuare qualsiasi ipotesi di riorganizzazione del lavoro e di razionalizzazione degli organici. Come risolvere il problema? Tutti i ministri dell'economia degli ultimi governi a iniziare da Visco hanno sempre indicato nell'onere economico comportato dalla ricostruzione di carriera il vero ostacolo a una assunzione generalizzata dei precari. Negli ultimi 12 anni ne sono stati assunti appena 72.000, tutti in questa legislatura, in media 6 mila all'anno.
Ecco la proposta: assumere subito 90.000 precari e entro 5 anni assumere tutti gli altri. Come? Oggi gli organici scoperti ammontano a 54.000 unità. Nel 2005 si pensionano circa 20.000 persone e nel 2006 altre 25.000. Il costo della ricostruzione per 90.000 persone ammonta a circa 200 milioni di euro. L'idea è quella di dilazionare di 5 anni la liquidazione della ricostruzione della carriera. Già oggi peraltro, pur dovendo subito prevedersi la copertura finanziaria relativa, la liquidazione della ricostruzione viene fatta a distanza di dieci e più anni: nel 2002 e nel 2003 sono stati liquidati 650 milioni di euro per ricostruzioni di carriera vecchie anche di 15 anni.
L'insegnante precario avrebbe dunque la certezza del proprio futuro percependo per i primi tre anni lo stesso stipendio e a partire dal quarto anno maturerebbe gli scatti stipendiali automatici, dunque inizierebbe subito a fare carriera, conserverebbe i diritti previdenziali e avrebbe liquidata dopo 5 anni anche la ricostruzione di carriera.
Questa proposta l'ho annunciata in Aula il 13 dicembre. Ha raccolto quasi il 70% dei consensi fra i precari, il consenso di Snals, Gilda, Uil e la disponibilità a discutere della Cisl. Isolata sul no la Cgil. Ho già avviato una serie di incontri con le associazioni dei precari e coi sindacati coi quali ritengo la proposta debba essere discussa e costruita insieme. Ho avviato incontri anche con i tecnici del ministero che si sono dimostrati molto interessati.
Sen. Giuseppe Valditara
Responsabile Ufficio Scuola e Università di An
 







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