Sicilia, lunedi' nuovo confronto sindacati-Regione
Data: Giovedì, 10 giugno 2010 ore 13:20:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Governo della Regione e sindacati torneranno a parlare di formazione professionale lunedi' 14, durante un incontro che sara' convocato nelle prossime ore dal governatore Raffaele Lombardo. Al tavolo, ''cosi' come da noi chiesto'', fa sapere la Cisl, parteciperanno con il presidente della Regione e con le associazioni sindacali, gli assessori regionali al Lavoro, Lino Leanza, e all'Istruzione e formazione, Mario Centorrino. Il ''confronto allargato'', tuttavia, non fara' venir meno i piani di mobilitazione messi a punto dai sindacati alla vigilia dello sciopero odierno, che ha portato in piazza a Palermo migliaia di operatori di ogni parte dell'Isola. Lo stato d'agitazione proseguira', rende noto Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, come ''segno di sfiducia per l'assenza, fin qui, delle svolte da noi sollecitate, e in attesa di risultati concreti''. (Adnkronos)

In ogni caso, l'impegno dell'Esecutivo a tornare al confronto con il sindacato e' scaturito dai due incontri con gli assessori Leanza e Centorrino con cui s'e' conclusa, oggi, la giornata di mobilitazione. I lavoratori hanno protestato fin dalle prime ore del mattino dando vita a una catena umana che ha consentito al traffico, tuttavia, di defluire regolarmente. La protesta, proclamata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, e' culminata con un duplice sit-in davanti agli assessorati regionali con competenze settoriali: quello del Lavoro in via Trinacria, e l'altro, all'Istruzione e formazione, in via Ausonia. A rinfocolare le polemiche e le preoccupazioni del sindacato, anche la notizia, arrivata in mattinata, dello stop della Corte dei conti ai bandi per gli sportelli multifunzionali. "Un disco rosso che conferma - tuona la Cisl - che le nostre perplessita' e le nostre critiche, erano fondate".
Il segretario Cisl, Bernava, proprio ieri aveva scritto una lettera aperta al presidente della Regione, interrogando il governatore sulla sorte dei quasi diecimila addetti del settore, tra operatori dei corsi (settemila) e delle altre aree della filiera formativa (sportelli multifunzione e cosiddetti Oif). Bernava denunciava "l'assenza di una politica riformatrice" e scriveva che ''nel settore si continua a operare senza regole e controlli strutturali e mancano criteri selettivi uguali e omogenei per tutti''. Cosi', mentre gli enti piu' significativi e consolidati sono stati costretti ad avviare centinaia di procedure di licenziamento ''irrompono nuovi enti sconosciuti, non qualificati e senza adeguato personale e strutture''. Da qui la richiesta del sindacato, con le parole di Bernava, ''di una svolta radicale, di un'inversione di tendenza''.







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