Epifani. In Europa si muovono tutti i sindacati, fuorché Cisl e Uil
Data: Mercoledì, 09 giugno 2010 ore 09:42:14 CEST Argomento: Rassegna stampa
La manovra economica varata dal governo italiano “è priva di equità”
perché scarica i propri effetti sui lavoratori pubblici (in particolare
misura) e privati e, attraverso i tagli pesanti e indifferenziati agli
enti locali, su cittadini, precari, pensionati ; mentre non chiede
niente alla rendita, ai patrimoni, alle imprese, ai redditi medio
alti”.
“E’ una manovra che divide il paese, colpisce il Mezzogiorno, a cui
sono sottratti di fatto i fondi Fas, si accanisce contro il lavoro,
colpisce in modo particolare i giovani, che hanno sempre minori
prospettive per il proprio futuro, e non avrà nemmeno gli effetti
auspicati sui conti perché, colpendo questi ceti, vanifica ogni
prospettiva di rilancio dei consumi e dell’economia. E’ un intervento
che non contiene alcun principio riformatore né selettivo e a
differenza delle manovre, pur molto pesanti, varate dagli altri governi
europei”.
La mobilitazione per la manifestazione di sabato
Da questa dura critica ai provvedimenti del governo, parte Gugliemo
Epifani nel suo intervento al Direttivo della Cgil chiamando alla
mobilitazione per la manifestazione del prossimo sabato e per lo
sciopero generale previsto per la fine di giugno. Nella seconda
giornata dei lavori, il Direttivo ha eletto la nuova segreteria
confermando le anticipazioni che Dazebao aveva dato ieri.
Il segretario generale della Cgil ricorda che “tutti i sindacati,
indistintamente, scendono in piazza e si mobilitano contro i
provvedimenti dei rispettivi governi, oppure la criticano. Solo due
organizzazioni sindacali sono ferme in tutto il panorama europeo: Cisl
e Uil. Anche la Ces ha deciso una mobilitazione europea per il 29
settembre prossimo. Cisl e Uil mostrano una subalternità verso le
scelte dell’esecutivo. Se si mobilitassero con noi, se fossimo insieme
il potere contrattuale del sindacato italiano, la forza d’urto sarebbe
molto maggiore”. Poi attacca sulle pensioni, parla di aggravamento del
quadro tanto per i lavoratori pubblici che per i lavoratori privati e
gli autonomi, definisce “una cosa mai vista, un salto brutale di cinque
anni che ci viene imposto dall’Europa, una cosa del tutto iniqua per le
donne che si troveranno in quella fascia”.
Il vero problema del sistema pensionistico è quello dei giovani.
“L’unica soluzione vera, moderna, equa e rispettosa del principio di
stabilità finanziaria – afferma – è quella della flessibilità in uscita
per la vecchiaia, uguale per uomini e donne, pubblici e privati”.
Anche sul versante del fisco i provvedimenti di lotta all’evasione sono
parziali e contraddittori: “non si può combattere l’evasione fiscale e
contemporaneamente riproporre condoni; l’ipotesi di recuperare 8
miliardi dall’evasione sembra poi piuttosto aleatoria e questo fa
temere che entro pochi mesi sarà necessaria un’altra manovra”.
Quanto alla proposta di superare l’art.41 della Costituzione in nome
della libertà di impresa, secondo Epifani,”è una furbizia. Mentre manca
qualunque stimolo all’economia e non si aiutano le imprese, si lancia
questo messaggio strumentale, fuorviante. E’ chiaro che è necessario
sburocratizzare, ma non c’entra niente l’aggiramento della
Costituzione.
Allarme per il futuro dell’Unione europea
Epifani si è soffermato sull’analisi del quadro europeo, lanciando
l’allarme per il futuro dell’Unione. “Questa è senz’altro una crisi
epocale e purtroppo non è diventata l’occasione di un cambiamento
positivo.” “Il limite dell’assenza di una vera rappresentanza politica
e istituzionale unica dell’Europa, a fronte dell’esistenza di una
moneta unica, sta ora emergendo con evidenza: l’area del mondo che
produce più ricchezza non ha una voce autorevole, non ha ruolo e di
fronte alla crisi i paesi intervengono ognuno per sé. Questa strada, se
non intervengono correttivi, porta alla dissoluzione europea e alla
fine dell’euro”.
La composizione della nuova segreteria confederale
Il Comitato Direttivo Nazionale della CGIL ha eletto la nuova
segreteria confederale con 107 voti a favore, pari al 77%, 19 contrari
(13,7%), 13 astenuti (9,4%) e due schede bianche. Hanno votato 141
membri del Direttivo su un totale di 156 aventi diritto, pari al 90,4%.
Sono quattro i nuovi ingressi nella segreteria nazionale: Danilo Barbi,
segretario generale della CGIL Emilia Romagna; Nicola Nicolosi,
responsabile segretariato Europa della CGIL Nazionale; Vincenzo
Scudiere, segretario generale della CGIL Piemonte; Serena Sorrentino,
responsabile Pari opportunità per la CGIL Nazionale. I quattro nuovi
eletti subentrano a Paola Agnello Modica, Nicoletta Rocchi e Morena
Piccinini, giunte dopo otto anni a scadenza di mandato, e ad Agostino
Megale che andrà a guidare la FISAC CGIL. La nuova segretaria
confederale eletta oggi dal Direttivo risulta per tanto così composta:
Guglielmo Epifani, Danilo Barbi, Susanna Camusso, Fulvio Fammoni
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