La scuola siciliana ha dei “piccoli eroi” ma è “difettosa di rappresentanza” – parola di Assessore
Data: Lunedì, 07 giugno 2010 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Eventi


Intervenendo a Pergusa  al Congresso regionale dell’UCIIM (Unione Cattolica degli Insegnanti) l’assessore regionale all’istruzione, Prof. Mario Centorrino, ha avuto parole di grande ammirazione per i docenti siciliani che sono dei “piccoli eroi” sempre dediti al lavoro educativo, anche se mal pagato, sempre generosi e disponibili verso gli alunni, e fanno a poco prezzo un lavoro che meriterebbe altri riconoscimenti.
Ci si accontenta del plauso, non potendo sperare altro, ma è significativo il riconoscimento e la lettura obiettiva della realtà scolastica siciliana che il “nuovo” assessore all’istruzione ci accinge a fare.

Giuseppe Adernò


Rileggendo i fatti del giorno ha constatato come non è giusto che il Governo  riconosce una differente remunerazione e ha deliberato maggiori incentivi per i Magistrati che operano nelle zone a rischio, ed ha citato Gela, come topos geografico molto noto, e non si riconosca tale differenziazione per i docenti che lavorano a Gela o allo Zen di Palermo o a Librino di Catania .
    Sono queste le parole dell’assessore ed ha giustamente meritato l’applauso.
    Analizzando poi la scuola siciliana ha affermato che ha  “un difetto di rappresentanza”, in quanto, noi diciamo,  coloro che la dirigono, seguendo le correnti e gli umori della politica e della rotazione , hanno di fatto dimostrato poca attenzione alla scuola, , che secondo alcuni non porta voti, ed è rimasta semplice “suola” e quindi  è stata sempre calpestata e maltrattata.  L’assessorato all’istruzione è stato da sempre al carro dei Beni culturali , unito da una semplice “e”. Ora è stato avvicinato alla formazione professionale che tenta di soffocare la scuola perché ha maggiori fondi e quindi fa la parte del “fratello maggiore”.
    L’assessore Centorrino che martedì 8 giugno incontrerà il Minsitro Gelmini porterà la proposta e la delibera  regionale di rinvio della riforma, e le richiesta di nuove classi a tempo pieno
    Si auspica che la missione romana dell’Assessore abbia ben esito  e “dum Romae loquitur… la scuola siciliana, novella Sagunto, viene depredata e sempre più impoverita, anche per “difetto di rappresentanza”.
    Con amarezza il provveditore di Palermo, Gianni Leone, registra il disagio della lotta che la malavita ha dichiarato alla cultura della legalità che la scuola promuove ed i molteplici atti di teppismo e di distruzione di strutture e arredi scolastici ne sono una tragica dimostrazione.
    L’impegno dell’Assessore Centorrino che sembra voler portare a termine la tanto attesa legge regionale  sul diritto allo studio, l’auspicio di una nuova cultura della valutazione  e di una progettazione  costituisce una piccola goccia in una mare di guai, ma nello stesso tempo ci offre l’occasione per suggerire all’assessore possibili strade da seguire, dando vita a quella tanto declamata autonomia siciliana.
    Le buone idee dell’Assessore circa lo studio dello Statuto siciliano, la conoscenza e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale costituiscono dei positivi messaggi di sviluppo e di progresso della scuola siciliana, che oggi soffre il disagio della precarietà e dell’incertezza.

Giuseppe Adernò







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