Esami di stato: può il Consiglio di classe modificare il voto del singolo docente?
Data: Domenica, 06 giugno 2010 ore 18:50:22 CEST
Argomento: Opinioni


Caro Pasquale,
volevo inviarti una breve riflessione sulla confusione che si sta creando circa l'ammissione agli Esami di Stato. Ho letto di docenti che pongono la domanda se esiste sentenza del Consiglio di Stato circa la possibilità che il consiglio di Classe non può modificare il voto del docente. Ho l'impressione , certamente mi posso sbagliare , ma son sicuro che non sia così, che su questa faccenda dell'ammissione agli Esami di Stato si stia facendo molta confusione. La confusione nasce dal fatto, secondo la mia modesta opinione, che molti non si conosca a sufficienza quanto stabilito dalla legge primaria su scrutini ed esami che è il regio decreto 4 maggio 1925, n. 653, contenente disposizioni sugli alunni, esami e tasse negli istituti medi di istruzione;

Pippo Moncada


Art. 79
Il voto di profitto nei primi due trimestri si assegna separatamente per ogni prova nelle materie a più prove e per ogni singolo insegnamento nelle materie comprendenti più insegnamenti.
Nello scrutinio dell'ultimo periodo delle lezioni il voto è unico per ciascuna delle materie di cui alla tabella A.
I voti si assegnano, su proposta dei singoli professori, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante l'ultimo periodo delle lezioni.
Se non siavi dissenso, i voti in tal modo proposti s'intendono approvati; altrimenti le deliberazioni sono adottate a maggioranza, e, in caso di parità, prevale il voto del presidente. (*)
(*) Nota: modificato dall'art.2, cc. 3 e 4, del RD 21 novembre 1929, n. 2049, Modificazioni al regolamento sugli esami per gli istituti medi di istruzione, circa la suddivisione dell'anno scolastico Che il Consiglio di Classe debba motivare la decisone del perchè, un voto insufficiente viene trasformato in sufficiente, è altra faccenda. Ed infatti solo se non lo motiva può essere invalidato il voto del Consiglio di classe.D'altra parte, se l'organo colleggiale dovesse accettare passivamente le varie proposte dei docenti, non avrebbe senso riunirsi e successivamente deliberare. Bastere una semplice raccolta di voti da parte del preside e successivamente decidere.
Cari colleghi, le regole se ci sono debbono essere applicate ci piaccia o no. Mi auguro si faccia chiarezza sull'argomento.
Giuseppe Moncada

Il preside Moncada ha perfettamente ragione.
Le faccio un esempio che per me é pane quotidiano.
Il prof. di matematica propone nel tabellone dello scrutinio 4. Ebbene io come presidente chiedo al porf. la motivazione poi vissto per esempio che lo studente ha la sufficienza nelle altre discipline propongo al consiglio di assegnare in matematica 6 e metto ai voti la proposta che in genere viene accettata a maggioranza.
Nel tabellone finale figura 6 ma nel verbale resta che la proposta del docente era di 4 e nel verbale poi scrivo la motivazione per la quale il consiglio di classe ha ritenuto di promuovere lo studente pur in presenza di una proposta negativa.
Il potere sulla valutazione é collegiale e nessuno ha singolarmente il potere di fare alcnchè ma solo di proporre e istruire.

Su questo non c'é alcun dubbio.
cordiali saluti
salvatore indelicato

 









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