Brunetta sulla via di Damasco? Manovra cambierà in Aula,più equa su scuola e pensioni
Data: Domenica, 06 giugno 2010 ore 09:02:18 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha fatto sapere che il Parlamento potrà apportare modifiche alla manovra, e che il “il governo sarà coeso per far si’ che la manovra sia confermata nei saldi e resa piu’ raffinata, equa e intelligente nelle modalità”. In particolare Brunetta, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera auspica che sia più equa su scuola e pensioni: “La scuola: senza peggiorare i saldi, dobbiamo premiare gli insegnanti meritevoli e non produrre iniquità rispetto all’attuale sistema degli scatti di anzianità”. Sulle pensioni ha affermato “Siccome l’Europa ci chiede di accelerare, il governo equiparerà nel pubblico impiego le donne agli uomini in un lasso di tempo congruo ed equo, destinando buona parte dei risparmi al welfare familiare”.
Il ministro ha inoltre detto la sua sulla presunta polemica Berlusconi-Tremonti dicendo “Tremonti siè mosso nei tempi giusti. Berlusconi ha dato la sintesi del leader”, e aggiunto che però il ministro dell’Economia “sugli enti culturali ha sbagliato, l’ha riconosciuto” e c’è bisogno di un lavoro congiunto sulla deregulation.
Brunetta ha poi sottolineato che “Ho promosso e condiviso la manovra proprio perchè, tagliando la cattiva spesa pubblica, innesca nel modo più virtuoso la mia riforma e anche il federalismo fiscale e la semplificazione”. Sugli stipendi sostiene che i dipendenti pubblici potranno essere pagati di piu’ “grazie al dividendo dell’efficienza che e’ gia’ inserito nella Finanziaria per il 2009: meno costi, piu’ produttivita’. Tremonti ha fatto bene il suo mestiere, io faro’ il mio”. E sempre a proposito di stipendi, Brunetta spiega che “ora che i dirigenti della pubblica amministrazione vedono ridursi i loro redditi, chiedo che vengano ridotti anche quelli delle star televisive” e dice che il suo sogno e’ “di privatizzatre la Rai: via il canone, via i tetti pubblicitari. Una sola rete deve restare pubblica; le altre, sul mercato”. Sulle sue prossime mosse, c’e’ il censimento sulle auto blu: “Fatto il censimento, passeremo ai tagli”. Infine, sul presidente della Camera, Brunetta chiosa: “Fini ha un’idea del ruolo della terza carica dello Stato che non e’ la mia. Ma sono ottimista. Certo anche lui vuole uno Stato responsabile ed efficiente. Quindi restera’ nel Pdl”. E su Berlusconi: “Un suo difetto? Quando canta in francese da’ anche la traduzione. Non si fa”.


"A saldi invariati. Bene Tremonti, Berlusconi ha fatto il leader"
Roma, 5 giu. (Apcom) - La manovra cambierà in Parlamento e "il governo sarà coeso per far sì che la manovra sia confermata nei saldi e resa più raffinata, equa e intelligente nelle modalità", in particolare su scuola e pensioni. Lo sostiene il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, in un'intervista al 'Corriere della sera'. Sulla scuola, "senza peggiorare i saldi, dobbiamo premiare gli insegnanti meritevoli e non produrre iniquità rispetto all'attuale sistema degli scatti di anzianità". Mentre sulle pensioni di vecchiaia, "siccome l'Europa ci chiede di accelerare, il governo equiparerà nel pubblico impiego le donne agli uomini in un lasso di tempo congruo ed equo, destinando, come già stiamo facendo con il primo adeguamento, buona parte dei risparmi al welfare familiare". Quanto agli scontri tra Berlusconi e Tremonti, per Brunetta il ministro dell'Economia non ha commissariato il premier: "Tremonti si è mosso nei tempi giusti. Berlusconi ha dato la sintesi del leader". E se Tremonti "sugli enti culturali ha sbagliato, l'ha riconosciuto", ora "sulla deregulation" per le imprese "lavoreremo insieme". Tra i prossimi passi del ministro dela P.A., invece, c'è il censimento sulle auto blu: "Fatto il censimento, passeremo ai tagli". Quanto ai tagli sugli stipendi alti, Brunetta chiede che "ora che i dirigenti della pubblica amministrazione vedono ridursi i loro redditi, vengano ridotti anche quelli delle star televisive". La Rai "andrebbe provatizzata: via il canone, via i tetti pubblicitari. Una sola rete deve restare pubblica; le altre, sul mercato". Infine, sul presidente della Camera, Brunetta dice: "Fini ha un'idea del ruolo della terza carica dello Stato che non è la mia. Ma sono ottimista. Certo anche lui vuole uno Stato responsabile ed efficiente. Quindi resterà nel Pdl".








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