Con la CISL...non ci resta che piangere!
Data: Sabato, 05 giugno 2010 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Palermo2013Sit-in e banchetto informativo per raccontare la verità sulla distruzione della scuola!
I Precari della Scuola in Lotta di Palermo e l'associazione Palermo2013 propongono due giorni di sit-in pomeridiano ( 7 e 8 giugno), dalle 15 alle 19, in via Libertà (angolo via Villa Heloise) per sensibilizzare ed informare sulla drammatica situazione in cui versa la scuola pubblica.
La scelta della zona non è casuale, a pochi metri si trova uno dei sindacati più importanti nel mondo della scuola ma tra i meno sensibili alle necessità dei lavoratori che dovrebbe tutelare.
I precari della scuola sono impegnati da più di un anno ad attuare una serie di azioni di protesta miranti a fermare il progetto di smantellamento della scuola pubblica portato avanti dal ministro Gelmini; nella loro mobilitazione, consapevoli della necessità di una lotta condivisa ed unitaria, hanno in più occasioni chiesto alle organizzazioni sindacali tutte di intervenire non solo con attestati di stima e solidarietà, ma con iniziative concrete che mirassero a difendere la dignità di migliaia di operatori della scuola che dopo anni di precariato rischiano di essere espulsi dal mondo del lavoro.
La CISL, al di là dei comunicati ufficiali e delle parole “luccicanti” utilizzate nelle varie assemblee, ha attuato una politica sindacale che non solo non è riuscita ad arginare le iniziative del trio Gelmini - Brunetta - Tremonti, ma in più occasioni ha avallato l’iter legislativo delle varie riforme della scuola e del lavoro.
L'organizzazioni sindacale CISL, in particolar modo, si è caratterizzata per:

1) la sottoscrizione dello schema di decreto attuativo della legge 15/2009, poi Legge Brunetta, che rappresenta un grave attacco al diritto di contrattazione nei settori pubblici con il conseguente svuotamento del contratto collettivo nazionale;

2) la palese e voluta incapacità di proporre iniziative di lotta in grado di fermare il processo di dequalificazione della scuola pubblica avviato con la legge 133/2008;

3) la totale condivisione delle politiche che hanno portato il governo Berlusconi a proporre le soluzioni tampone ed assistenziali dei “contratti di disponibilità” (decreto salva-precari) e dei “diversi” accordi Stato-Regione;

4) l'invio ai Dirigenti Scolastici di un vademecum in cui vengono delineate le linee per boicottare lo Sciopero degli scrutini proclamato su richiesta dell'Asssemblea nazionale precari scuola.
Dopo la mancata adesione, della suddetta sigla sindacale, alle varie iniziative locali e nazionali dei coordinamenti precari della scuola, riteniamo che non sia più il tempo di delegare la lotta per il lavoro e per una scuola pubblica di qualità ad un'organizzazione sindacale che sta consentendo, con strategie politiche insufficienti ed inefficienti, il più grande licenziamento di massa che la storia della Repubblica Italiana ricordi.





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