Ma che fine ha fatto l’educazione civica nelle scuole?
Data: Venerdì, 04 giugno 2010 ore 07:07:37 CEST Argomento: Opinioni
Sarebbe ora di riprendere il discorso su l’educazione
civica considerato che la scuola-istituzione finora
ha quasi ignorato o sottovalutato lo studio di codesta materia
nella pratica didattico-curriculare– commettendo – a mio avviso- un
gravissimo errore!
Quali progettualità educative, infatti, al riguardo ha messo in opera
la scuola? Cosa ha fatto per inculcare nei giovani i principi e i
valori di un corretto vivere civile? Quale politica culturale, in
sostanza, in forza anche della sua autonomia- ha promosso la
scuola -istituzione a favore della legalità , in
maniera puntuale, organica e proficua?
Credo che si sia fatto ben poco per promuovere a dignità di studio
sistematico e sistemico quella cosa chiamata Educazione civica
: solo sporadiche iniziative intese a organizzare,
semel in anno , giusto come programmato da copione nel POF
qualche lezione-conferenza sulla legalità, affidata a
“esperti “ esterni e svolta nei ritagli di tempo concessi dall’avaro e
rigido orario scolastico! Nulla di più!
Chi scrive ritiene che tutto ciò sia un grave errore etico-
didattico-pedagogico e culturale cui bisogna porre immediati ed
adeguati rimedi, oggi più che mai!
L’esercizio responsabile della democrazia presuppone, innanzi
tutto, l’educazione dei giovani alla
legalità. La democrazia non s’improvvisa e non ammette ignoranza!
Figuriamoci la scuola! Essa
deve essere la palestra privilegiata della democrazia e della legalità
permanente! Nessuno alunno-cittadino –persona può dirsi tale se
disconosce e –ancor peggio – disattende, prevarica o dileggia –
per ignoranza - le regole che presiedono e sono a fondamento
della nostra comunità scolastica, del nostro sistema
rappresentativo –democratico- parlamentare, della nostra convivenza
civile. Nessuno può permettersi questo lusso, pena l’anarchia, la
violenza, il disfrenarsi delle cupidigie più basse,la barbarie, la
mafia, il bullismo, la morte stessa della libertà e della
democrazia, della cultura, l’instaurazione del regime autoritario , la
mortificazione della dignità e la fine del rispetto delle
persone.
Non c’è amore vero per le istituzioni democratiche ( e tale
è la scuola ) fuori della conoscenza responsabile e consapevole
delle leggi , delle norme costituzionali, dei nostri diritti e dei
nostri doveri, esercitabili solo nel rispetto della legalità e
nell’accettazione del principio della uguaglianza di tutti di fronte
alla legge. Non c’è più tempo da perdere. E’ ora di
cominciare a studiare a scuola un po’ più seriamente questa cosa
chiamata educazione civica!
Nuccio Palumbo
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