IL DANNO SI’, LA BEFFA NO!
Data: Venerdì, 04 giugno 2010 ore 07:00:18 CEST Argomento: Opinioni
La recente proposta di Legge dell’On.le Siragusa e di altri deputati
“Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia…”, tesa a
risolvere la “querelle” del concorso del 2006 a Dirigente Scolastico,
il cui annullamento è stato più volte e in diverse sedi pronunciato e
reiterato dagli organi di giustizia superiori vigenti nel nostro
ordinamento repubblicano, affronta solo parzialmente e in maniera per
niente “equa” la situazione di coloro che, a diverso titolo (cosiddetti
“vincitori”, cosiddetti “idonei”, ricorrenti, partecipanti) sono
coinvolti in questo pasticcio.
La proposta di Legge, dopo aver ripercorso le tappe salienti di questa
tormentata vicenda e “…preso atto che non esiste ad oggi, un unico
orientamento giurisprudenziale nella materia oggetto della presente
proposta di legge…considerato che si rende urgente risolvere la
questione del concorso a dirigente scolastico in Sicilia...per evitare
che la vicenda si trascini suscitando un ulteriore e diffuso
contenzioso tra le parti interessate. (che)…Il rispetto del principio
di imparzialità e della par condicio dei concorrenti, nonché il comune
sentimento di giustizia, alla luce della soluzione adottata
dall’amministrazione scolastica per il caso Puglia, nonché i diversi
orientamenti giurisdizionali tra il CGA e il Consiglio di Stato,
impongono il superamento dell’empasse nel senso di rinnovare le
procedure concorsuali, come richiesto dalle sentenze del CGA (e,
aggiungerei, come si evince dalle sentenze favorevoli del Consiglio di
Stato, successive a tale proposta di Legge, relativamente ai
ricorsi presentati al Presidente della Repubblica da candidati bocciati
nel predetto concorso), differenziandone opportunamente le modalità.
Mi si permetta un ragionamento!
Come può l’amministrazione garantire la “par condicio” tra i candidati
di un concorso –annullato per tutti- differenziando la futura procedura
concorsuale e, in effetti, privilegiando coloro che hanno acquisito
“maggiori competenze e conoscenze…sui quali l’amministrazione ha
investito risorse…anche per garantire speditezza ed economicità
all’azione amministrativa… riducendo l’attività della commissione
giudicatrice.”; perché? Non avrei pure io potuto acquisire maggiori
competenze e conoscenze se avessi potuto svolgere, invece di occuparmi
delle “stranezze infinite” di questo concorso (annullato), le mansioni
di Dirigente Scolastico? Orbene, se il concorso è annullato, E’
ANNULLATO PER TUTTI I PARTECIPANTI ALLE PROVE SCRITTE!, non si possono
differenziare le posizioni di candidati vincitori, idonei, non idonei,
ecc., non si può consentire ad alcuni di sostenere un semplice
colloquio e ad altri un progetto elaborato su un argomento a scelta,
per garantire posizioni discendenti da un concorso annullato, mentre
altri (bocciati agli scritti, bocciati agli orali) dovranno ripassare
dalle “forche caudine” attraverso un rifacimento vero e proprio dello
stesso concorso annullato!. La “frittata” è stata fatta, dobbiamo
mangiarcela o buttarla e rifarla? Beh, se dobbiamo mangiarcela,
consentitemi alcune riflessioni e una proposta, soprattutto sul punto 3
della proposta di Legge che recita “coloro che parteciparono a suo
tempo, completandole, alle due prove scritte, sono ammessi alla
rinnovazione del procedimento concorsuale, che sarà effettuata
attraverso una nuova valutazione degli elaborati, nonché, per coloro le
cui prove saranno ritenute idonee, con un corso-concorso di durata
semestrale e un colloquio selettivo.”
Vorrei capire meglio: chi ha superato le prove scritte dello stesso
concorso ed è stato stoppato agli orali (con valutazioni, anche
risibili, di insufficienza, e pur in presenza di buone valutazioni alle
due prove scritte) dovrebbe rifare le prove scritte? Sanno i nostri
deputati che tanti che hanno concluso positivamente il corso-concorso e
sono oggi dirigenti, sono stati ammessi ad esso con sospensiva del TAR
(in barba all’OM che regolamentava l’accesso al corso-concorso e
togliendo a tanti aspiranti aventi diritto la possibilità di diventare
Dirigenti Scolastici!) pur non essendo nella graduatoria iniziale (per
titoli culturali e di servizio insufficienti), e che alla fine 100 di
questi candidati (superate le prove scritte e orali) sono entrati nei
ranghi e 100 candidati invece (ammessi originariamente in graduatoria e
superati positivamente gli scritti) sono stati fatti “accomodare fuori”
con punteggi “al limite” della bocciatura (18, 19 e financo 20 agli
orali), senza dire che questi ultimi candidati avrebbero un punteggio
su tre prove uguale o superiore a quello di tanti cosiddetti ventunisti
che oggi esercitano la funzione di Dirigente Scolastico nella nostra e
in altre regioni?
O forse i firmatari della proposta di legge ritengono che le stesse
prove scritte allora svolte sarebbero oggi rivalutate dalla nuova
commissione e, in questo caso, perché rivalutare solo le nostre (già
ritenute positive) e non rivalutare anche quelle dei candidati di cui
al punto 1 e 2 della proposta di legge?
Scusate, ma se le prove scritte sono state annullate per tutti, perché
dovrebbero ripeterle solo quelli che hanno avuto una valutazione di
insufficienza (o forse, pensate, anche a coloro che le hanno avute
valutate positivamente ma non hanno poi superato l’orale) e non anche
coloro che figurano al punto 1 e 2 della proposta di legge?,
sicuramente ciò non viene incontro alla premessa “par condicio” nella
rinnovazione della procedura dei candidati di uno stesso concorso
annullato.
Ma torniamo alla proposta, ai criteri e a come questa potrebbe essere
modificata al fine di scongiurare ulteriori contenziosi e mettere fine
all’infinito pastrocchio.
Se si vuole veramente sanare l’insanabile bisogna ormai mettere sullo
stesso piano vincitori e vinti del concorso annullato! Se si vuole
veramente ridare serenità al mondo della scuola in Sicilia e a tanti
bravi dirigenti “sul campo” ma anche ad altrettanti bravi dirigenti “in
fieri”e chiudere il capitolo sulle tante “incongruenze” e
“irregolarità” di questo concorso; nel momento in cui ci si pone
l’obiettivo di salvare il salvabile di un concorso pluri-annullato
dalla magistratura non si possono ancora una volta utilizzare due pesi
e due misure, non si può prevedere un “colpo di spugna” per coloro che
sono stati nominati da una graduatoria annullata e nuovi esami per
coloro che invece sono stati buggerati da valutazioni sommarie condotte
da una commissione più volte censurata, e ciò non solo riguardo alle
prove scritte di cui tanto si parla ma anche e sopratutto nella
conduzione degli orali su cui troppo si tace…per cui alla fine per uno,
due, tre punti su trenta gli stessi valutatori che avevano a suo tempo
varato con punteggi anche lusinghieri il saggio e il progetto di
candidati ammessi regolarmente nella graduatoria per titoli avevano poi
decretato l’uscita di scena degli stessi candidati con valutazioni
(18,19,20) al limite della prevista –dal bando- sufficienza di 21, e
quando lo stesso art.11, comma 10, del Bando di Concorso raccomandava
alle commissioni che “…la prova orale tende a “completare” la
valutazione della preparazione professionale del candidato sulle
tematiche oggetto della prove scritte con l’ulteriore accertamento di
conoscenze, capacità e competenze…”.
Se si danno per scontati i risultati delle prove scritte e orali per i
cosiddetti vincitori del concorso annullato, e visto che lo stesso è
stato “per tutti annullato” gradirei anch’io, e come me tanti
altri, lo stesso trattamento di favore a molti riservato perché
più “fortunati”, non essere penalizzati sol perché non ci è stata data
la possibilità di mostrare sul campo conoscenze, capacità e competenze
che, nel frattempo, abbiamo peraltro acquisito e maturato.
E allora si proponga una soluzione “dignitosa” ed equa per tutti coloro
che hanno partecipato alle tormentate vicende di questo concorso:
PROPOSTA
-Tutti i partecipanti alle prove scritte del concorso annullato con
sentenze passate in giudicato svolgeranno un corso di formazione (nei
modi e nei tempi che l’amministrazione riterrà opportuni) con colloquio
finale su progetto elaborato su una delle tematiche del corso
stesso.
- Coloro che prestano attualmente servizio con funzioni di dirigente
scolastico mantengono le sedi loro assegnate e confermano la loro
posizione nella graduatoria, così come gli idonei non ancora nominati;
- Coloro che non completarono la procedura concorsuale, dopo lo
svolgimento del corso, andranno a formare due distinte graduatorie ad
esaurimento (con nomina a partire dall’anno scolastico 2010-11) in base
agli stessi punteggi attribuiti “illo tempore”:
1- Graduatoria A: coloro che, ammessi al concorso, hanno svolto e
superato le due prove scritte e hanno sostenuto le prove orali (i
punteggi delle tre prove formeranno la graduatoria A);
2- Graduatoria B: coloro che ammessi al concorso, hanno svolto le prove
scritte e non le hanno superate svolgeranno con la commissione un
colloquio non selettivo con attribuzione di punteggio in 30/mi (i
punteggi delle tre prove risultanti formeranno la graduatoria B);
Prof. Vincenzo Cantarella
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