L'autonomia e i Dirigenti Scolastici
Data: Mercoledì, 02 giugno 2010 ore 09:33:32 CEST Argomento: Opinioni
L'autonomia
avrebbe dovuto innalzare la qualità della scuola italiana.Il passaggio
da PRESIDE didattico a Dirigente Scolastico avrebbe dovuto dare
un'accelerazione alla dinamica gestionale della scuola.L'autonomia
dallo stato centrale avrebbe dovuto meglio integrare la scuola al
territorio, creando una sinergia fra scuola e società civile.Insieme al
Dirigente Scolastico sono nate anche le funzioni obiettivo (oggi
funzioni strumentali), che si sarebbero dovute occupare del buon
funzionamento della scuola.Queste figure avrebbero dovuto, dietro
compenso del fondo d'istituto, occuparsi della gestione del POF, delle
attività extra-curricolari e parascolastiche, dell'orientamento e il
recupero, dell'area delle nuove tecnologie ecc.....
Lucio Ficara (Presidente
Provinciale di Proteo Fare Sapere Reggio Calabria)
In teoria,l'autonomia, avrebbe dovuto condurre la scuola italiana a
livelli di eccellenza. Io penso, e credo sia condivisibile, che invece,
la scuola italiana stia vivendo uno dei periodi più bui della storia
repubblicana. L'AUTONOMIA ha fallito, o almeno questa autonomia ha
fallito.Non sono per nulla d'accordo sul fatto, e mi riferisco
all'articolo pubblicato su www.italiafutura.it, che i nostri dirigenti
non riescano a far funzionare la scuola perchè hanno un problema di
autorità.Dire che i Dirigenti Scolastici, hanno la palla al piede del
collegio dei docenti e che essendo “primus inter pares” non possano
dare merito ai meritevoli, mi sembra una cosa priva di fondamento. E'
come la storia dei vari governi Berlusconi, prima, il nostro premier
non è riuscito a governare per colpa della magistratura politicizzata,
che ha causato il famoso ribaltone, poi non è riuscito a centrare i
punti del programma (esposti nel salotto di Vespa) a causa
dell'attentato del 11 settembre 2001 e dell'ostruzionismo dell'alleato
Casini , oggi la causa dei mali della politica sono la crisi economica
globale e il presidente Fini ..... insomma la colpa è sempre
degli altri o degli eventi sfavorevoli, mai ci si assume una propria
responsabilità. Credere che la scuola dell'autonomia funzioni solo se
si facciano le riforme degli organi collegiali e si formino le fasce
per la posizione giuridica dei docenti è come pensare che avere un
super-premier con poteri amplificati, risolva i problemi
dell'Italia.Non mi pare che Sarkozy, che ha molti più poteri , faccia
funzionare lo Stato Francese efficacemente.Tornando alla nostra scuola,
ritengo che i dirigenti scolastici hanno un notevole potere, che
tra le altre cose usano non sempre in modo corretto.La monocraticità
dei Dirigenti Scolastici, potrebbe nella migliore dell'ipotesi sfociare
in un personalismo autocratico, se non addirittura in delirio di
onnipotenza! Mi piacerebbe che si riflettesse con attenzione e ci si
ponesse la domanda se il concedere poteri forti ad un Dirigente
Scolastico, sia un bene per la scuola o , come io penso, visto la
mediocrità culturale dei nostri tempi, sia un male che porterebbe le
lancette del tempo a periodi storici in cui le gerarchie e gli assetti
organizativi piramidali davano l'idea che tutto funzionasse, mentre
nulla funzionava. L'idea di creare una riorganizzazione gestionale
delle scuole secondo il modello “Aprea”, in cui non esistono
contrappesi e in cui i sindacati vengono emarginati, in nome del buon
funzionamento della scuola italiana, mi sa tanto di un'idea
“gattopardesca” dove si finge di fare qualcosa per il bene della
collettività, mentre si fa il bene di una stretta e selezionata
oligarchia.
Lucio Ficara (Presidente Provinciale di Proteo Fare Sapere Reggio
Calabria)
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