Nessuno tocchi i diritti acquisiti con anni di sacrifici: Graduatorie ad Esaurimento
Data: Martedì, 01 giugno 2010 ore 08:29:46 CEST Argomento: Rassegna stampa
I Docenti Abilitati inseriti nelle Graduatorie ad
Esaurimento, esprimono vivo sconcerto e preoccupazione dinanzi alle
indiscrezioni, diffuse da alcuni organi di stampa (cfr. in particolare
Il Messaggero del 15/feb./2010, ma anche Italiaoggi, Tuttoscuola,
ecc.), circa l’imminente approvazione, da parte del Consiglio dei
Ministri, di un decreto legge che modifichi le procedure di formazione
e reclutamento del personale precario della scuola e che preveda la
cancellazione delle graduatorie ad esaurimento dei docenti.
(DirittodiReplica)-
redazione@aetnanet.org
Vorremmo ricordare ai politicanti e politichesi, che vorrebbero
l’istituzione di albi e chiamata diretta, per favorire l’introduzione
di sistemi clientelari e nepotistici anche nel settore scuola (fin’ora
illeso), che in primo luogo, nelle graduatorie ad esaurimento
sono oggi incluse centinaia di migliaia di docenti abilitati
all’insegnamento, laureati, vincitori di concorso, ovvero formatisi
alla professione in scuole di specializzazione post lauream. Tutti i
docenti abilitati inseriti nelle graduatorie hanno conseguito una
laurea quadriennale o magistrale (esclusi i casi in cui essa non era
richiesta per legge fino a qualche anno fa), ovvero i titoli
universitari di livello superiore rilasciati dagli atenei secondo gli
ordinamenti universitari vigenti prima e dopo la riforma Berlinguer.
Dopo la laurea, ciascuno di questi docenti ha conseguito l’abilitazione
all’insegnamento seguendo il percorso stabilito per legge, ovvero
tramite concorso bandito a livello nazionale, o tramite corsi di
specializzazione biennali a numero chiuso, con selezione iniziale ed
Esame di Stato conclusivo, comprensivi di corsi disciplinari,
laboratori didattici e tirocinio biennale, sia passivo sia attivo,
nelle scuole. Dopo l’abilitazione, molti docenti hanno continuato ad
aggiornarsi, conseguendo master, titoli di perfezionamento, talora
dottorati di ricerca. Si tratta quindi di professionisti che hanno
spesso strutturato il loro percorso universitario in funzione
dell’insegnamento e che hanno investito tempo e denaro per conseguire
l’abilitazione secondo regole di reclutamento che prevedevano l’attento
esame, da parte di esperti del mondo scolastico e universitario, delle
conoscenze e delle abilità conseguite. Al percorso formativo, si
aggiungono spesso molti anni di esperienza accumulata nelle scuole dai
docenti precari.
Se è quindi necessario definire le norme per la formazione delle future
generazioni di insegnanti, non bisogna dimenticare però che già oggi
esiste un numeroso corpo docente, adeguatamente formato, in attesa di
stabilizzazione dopo anni di lavoro precario. Le graduatorie ad
esaurimento sono molto lontane da essere esaurite. Se il nuovo sistema
di formazione intende abilitare un numero di docenti corrispondente al
reale fabbisogno della scuola (come lascia intendere il succitato
articolo), esso dovranno partire solo nell’imminenza del completo
esaurimento delle graduatorie esistenti, poiché il fabbisogno
complessivo delle scuole è oggi, in quasi tutte le classi di concorso,
molto inferiore rispetto alla disponibilità di docenti già formati. Si
vede quindi, per il momento, la necessità di prevedere un nuovo
percorso di formazione solamente per le classi di concorso esaurite o
in via di esaurimento.
L’eventuale eliminazione delle graduatorie desta preoccupazione e
sconcerto, oltre che per i suddetti motivi, anche per il fatto che esse
costituiscono un sistema di reclutamento obiettivo e trasparente, per
quanto perfezionabile. Le graduatorie, infatti, tengono conto della
valutazione finale conseguita nell’esame di abilitazione (ottenuta
tramite concorso o scuola di specializzazione), degli anni di servizio
e dei titoli culturali di ogni docente.
Infine, la cancellazione delle graduatorie aprirebbe per i
professionisti della formazione un orizzonte di incertezza ben più
grave dell’attuale condizione di precarietà, sotto-occupazione,
disoccupazione, in cui versano anche a causa della forte riduzione di
organico prevista dallo Schema di piano programmatico, di cui dall’art.
64 della L133/08.
Auspichiamo, pertanto che tutte le forze politiche e sindacali si
impegnino a mantenere le graduatorie del personale docente fino al loro
completo esaurimento, salvaguardando il punteggio acquisito finora da
ciascun docente, prima di dare avvio a nuove procedure di reclutamento,
anche come garanzia di oggettività e trasparenza della valutazione dei
titoli culturali e dell’anzianità di servizio maturati dai docenti
abilitati.
Lo Stato italiano non può assolutamente disattendere alle legittime
aspettative di cittadini che hanno investito tutto il loro futuro, con
impegno e dedizione di studio compiendo notevoli sacrifici e con
dispendio economico.
I diritti acquisiti non si toccano!!
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